CASERTA – “Davvero surreale e incomprensibile l’intervista rilasciata dal senatore Carlo Cottarelli al quotidiano Libero, in cui prova a delegittimare lo straordinario consenso ottenuto da Elly Schlein, frutto dell’entusiasmo di chi guarda di nuovo con attenzione al Partito Democratico, dal quale si era allontanato per le scelte poco condivisibili del suo recente passato.
Ma poi, dichiararsi addirittura d’accordo con la proposta indecente del ministro Valditara, che spaccherebbe ulteriormente il Paese, con scuole a due velocità, mi sembra davvero troppo!
Il Pd è sempre stato chiaro sul respingere fermamente queste proposte che non aiutano la scuola ad essere quella che è per dettato costituzionale: il pilastro di una repubblica una e indivisibile che invece progetti scellerati vorrebbero scardinare”.
Lo dichiara Camilla Sgambato, componente della direzione nazionale del Pd.
Jolanda carissima, “la verità è un insieme fluttuante di fragili e mutevoli opinioni” è bellissima…e sai perché?, perché è l’unica verità. Grazie. Ti abbraccio!
Cara Francesca Nardi, ho letto il tuo commento alle velenose dichiarazioni della prof. Sgambato, ma credo che tu non abbia capito granché. Quando la prof. parla di ‘due velocità’ si riferisce ai ‘surreali’ banchi a rotelle, voluti dai suoi sodali, che dimenticò di commentare a suo tempo. Quando parla di ‘scuola … pilastro di una repubblica una e indivisibile che invece progetti scellerati vorrebbero scardinare’ si riferisce ai delicati partecipanti della surreale ammucchiata di Firenze dove alcuni delicati giovani, evidentemente bene accetti ai presenti, hanno ricordato a tutti che ‘uccidere un fascista non è reato’ (come dicevano loro i nonni, pare). Ovviamente, non ricordo a nessuno quello che è accaduto a Roma (La Sapienza o Tor Vergata, non ricordo) non molti mesi fa dove addirittura alcuni delicati giovani sodali della silenziosa (allora) prof. Sgambato hanno ‘addirittura’ vietato a un giornalista di tenere la sua relazione a un convegno al quale era stato ‘democraticamente’ invitato perché il giornalista suddetto non avrebbe certo detto quello che volevano loro, eh sì, ‘addirittura’ come ‘ai bei tempi’ quando i treni arrivavano in orario … Confesso: a me piacciono i treni che partono con un po’ di ritardo e mi piace, perché mi arricchisce, ascoltare le opinioni altrui: non riesco proprio ad essere dogmaticamente quanto inutilmente certa di alcunché. La verità è un insieme fluttuante di fragili e mutevoli opinioni. Se sono d’accordo con Valditara? Ovviamente NO!
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