NANNARELLA 5.0, LA CELERBAZIONE DI ANNA MAGNANI AL TEATRO RICCIARDI DI CAPUA

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113 nannarella50 feed.001 300x300 NANNARELLA 5.0, LA CELERBAZIONE DI ANNA MAGNANI AL TEATRO RICCIARDI DI CAPUACAPUA – Per la giornata internazionale della donna il teatro Ricciardi celebra i cinquant’anni dalla morte di Anna Magnani con lo spettacolo Nannarella 5.0. La pièce – che si terrà mercoledì 8 marzo alle ore 20.30 – nasce da un’idea di Raffaella Ambrosino di cui ne è interprete principale, con Patrizio Rispo, la regia di Stefano Sannino e la musica del maestro Carlo Berton al pianoforte. Come cantante lirica e direttrice del premio internazionale Maria Malibran, Raffaella Ambrosino predilige il teatro del Settecento napoletano con il desiderio di riportare in vita donne che hanno fatto la storia dello spettacolo.

Nannarella 5.0 è un viaggio celebrativo nel racconto di un’attrice che ha saputo esaltare ogni sfumatura della napoletanità consacrata, a suo modo, all’eternità romana e romanesca che le apparteneva. << Questo spettacolo riprende la vita della Magnani facendo dialogare tra loro cinema, musica e teatro – dice Ambrosino – una lode ai sentimenti del dramma e della comicità interpretati in maniera impeccabile da una diva fuori dal tempo>>.

La messa in scena è un percorso tra le canzoni amate dalla Magnani e la poetica postuma a lei dedicata. << È sempre difficile costruire uno spettacolo in memoria di un’ artista scomparsa quando ancora si è neonati – dice il registra- ma come spesso succede, basta vedere un solo filmato di repertorio per poi documentarsi e vedere tutto di tali colossi del cinema e dello spettacolo. Per anni ho cercato, in ogni anfratto del web e, prima ancora, nelle videoteche tutto quello che riguardava la vita e le opere di Anna Magnani. In questo spettacolo ho inteso acquisire le sue note gravi, la sua improvvisazione traducendo le prime in lirica, le seconde in essenze jazz. Da napoletano, ovviamente, non potevo che essere attratto dal suo amore per la mia città e per gli artisti che con lei hanno fatto la storia dell’avanspettacolo prima, del cinema poi>>.