(f.n.) – Tra le poche libertà e licenze, concesse al pensiero che si illude di essere libero, fortunatamente sopravvive, sia pure con fatica, quella di esternare le emozioni e soprattutto manifestare l’intensa commozione, che provocano le solenni dichiarazioni di alcuni signori, che, incidentalmente, ricoprono cariche di ragguardevole importanza. Il più abile e prodigo tra questi, nel generare nell’uditorio e nel lettore, commozione e struggimento senza risparmio, è sempre ed inequivocabilmente il Dg dell’Aorn, Gaetano Gubitosa che, non essendo riuscito fino ad oggi, a comprendere la necessità di un ufficio che si dedicasse ad una comunicazione istituzionale seria, o forse, avendola compresa a fondo, ha preferito, non essere obbligato a comunicare, scegliendo di essere accusato di sciatteria comunicativa, anziché di fantasia sbrigliata o nei casi più gravi, di “fandonite” acuta, si diletta con dubbio gusto ed altrettanto dubbia correttezza, ad esprimere giudizi sull’operato di parte della stampa, attraverso un altro organo di stampa. Caro Gubitosa de nuestro corazon, sentendoci chiamati in causa, e come potrebbe essere diversamente, vista l’assiduità con cui abbiamo “secutato” e “secutiamo” il suo operato?, soprattutto nella faccenda degli Oss, compresa ogni possibile architettura, sorta attorno al problema del precariato e della stabilizzazione, grazie a chi, per mestiere e per hobby fa il miscelatore di acque reflue…sentendoci, come dicevamo, chiamati in causa, è appena il caso di chiederle quali speranze o false attese, avremmo generato nell’immaginario di quei lavoratori ai quali, lei, rendendo il mondo ignaro, partecipe di una generosità prenatalizia senza eguali, aveva negato persino la possibilità di un mese di proroga del contratto?, probabilmente il freddo di gennaio, al pari del caldo di agosto, genera confusione… ma comprendiamo che sia preferibile, per lei, accusare questa parte della stampa, anziché i “missi dominici” dei politici in missione ed i suoi amici sindacalisti, ai quali spetta la palma dell’illusione/cofecchia e relativo tornaconto, da dividere equamente tra le iscrizioni e gli avvocati di fiducia…n’est pas? Delizioso questo giochetto “mistificatorio” di cui da qualche tempo, si parla nei corridoi e nei sottoscala…Sembrerebbe, secondo Radio Ospedale News, che un nuovo tipo di alleanza, sia in corso tra lei ed i sindacati, tra i quali, si dice, ripartisca “poco equamente” i suoi favori, riservando la strenna fuori stagione a chi dimostra di avere così a cuore, ma così a cuore, il bene dell’Aorn, da andare oltre il suo ruolo sindacale, per abbassarsi a quello di delatore spicciolo…Caruccio…Abbiamo, infatti, sempre pensato che sotto, la gelida armatura di qualche sindacalista, vibrasse il cuore generoso e spensierato di una cinciallegra che canta…canta…canta…senza ritegno e sperando chissà che…Egregio Dg Gubitosa, affinché la posizione di questo giornale e di chi vi lavora, sia chiara, addirittura più chiara di sempre, nel caso qualcuno avesse ancora, l’estro di mistificare e lo ribadiamo, esclusivamente nell’interesse di tutti quei lavoratori che, nel corso degli anni, sono stati usati, unicamente, per favorire il ritorno di un consenso elettorale e all’occorrenza, eliminati senza scrupolo alcuno ed ai quali non è possibile rimproverare nulla, tanto meno l’aver “dovuto” credere che fosse la volta buona, perché sappiamo che “credere” era l’unica possibilità per rimediare il pranzo con la cena…entiendes Dg Gubitosa? Ebbene ancora una volta ribadiamo che lei ed il suo amico Blasotti, in virtù delle aperture di Governo e Regione, avreste potuto creare le condizioni affinché gli Oss che sono rimasti fuori dai “vostri” giochi, maturassero tempi e condizioni per la stabilizzazione, ma non lo avete fatto. Tutto il resto è noia e fuffa… compreso le vostre giustificazioni “appezzottate”, che, credendovi dei geni, avete fatto in modo di mescolare con la notizia fuori tempo massimo, del famoso “parere” del Dipartimento, che avete tenuto nascosto fino a che vi è stato possibile. Ed anche questa volta è il caso di dire che il rappezzo è assai peggiore del buco. Complimenti! Ed è appena il caso di sottolineare che, dalla parte di coloro che creavano ed alimentavano illusioni ed hanno continuato a farlo fino all’altro ieri, attraverso i loro sherpa, c’erano i suoi amici politici, quelli che continuano ad imporre miseramente la loro volontà e non la stampa, a qualsiasi “ideale” i suoi rappresentanti fossero votati. Pertanto, si riguardi nel rilasciare dichiarazioni che non hanno nulla di illuminato ma potrebbero farle correre il rischio, di apparire soltanto uno che sputa sentenze “avvacante”…E non mancherà occasione, tanto per essere pignoli e per evitare che si continui impunemente, a seminare qua e là, pezzetti di verità spuria, utili a rappezzare il deretano scoperto a qualcuno e favole arrangiaticce, per disquisire anche sulla posizione di privilegio, che godono all’interno dell’Ospedale, quei bravi sherpa al servizio dei politici, che al momento opportuno, fanno i delegati e i portavoce in nome e per conto del patron per, come diceva lei?, già… proprio per generare “false attese”, chiaro il concetto? Il degradante, untuoso lavoro di costoro, è esattamente quello che ha consentito a determinati politici, di controllare nel tempo, la cosiddetta “baracca”. E adesso ci mancherebbe soltanto la ciliegina sulla torta, deposta angelicamente da una sua brillante dichiarazione del tipo: ma io non so nulla! E avremmo davvero fatto bingo! Hasta la vista!
Michele ha ragione non ne ha mandato a casa uno ma piu di trenta
Parliamo di sindacati? Ma basta capire chi si e’ venduto e per cosa Ci sono sindacati che prima scrivevano anche dul suo di giornale contro l’Aorn oggi sembra che per loro tutto funziona
Basta guardare ingiro le cofecchie che fanno si uniscono tra di loro per scendere a compromessi
Ora si fanno battaglie e spintoni tra di loro a chi deve entrare prima nella stanza del dg
I piccoli onesti quelli che veramente vorrebbero cambiare le cose , quelli che non minacciano i dipendenti quelli che li aiutano in silenzio iscritti e non iscritti vengono snobbati da tutti in primis dai dipendenti stessi che hanno prociutto sugli occhi Il primo sono io che ho capito tardi questa gente che ci considera solo portatori di soldi attraverso un tesseramento
Basta vedere gente che non sono stati eletti ma si sbattono come fossero loro a comandare e sottolineano sempre che la direzione fa quello che dicono loro (vergogna) chi utilizza il suo ruolo per fare pressione e tesserati Chi si e’ venduto agli oss promettendo stabilizzazione ed oggi hanno perso numeri e numeri di tessere (soldi) chi non ha preso nemmeno un Rsu e recluta gli avanzi degli avanzi degli avanzi di tutti i sindacati girati in ospedale
Ma che fine faremo anzi che fine abbiamo fatto
Apriamo gli occhi e mandiamo a zappare sta gente siamo noi che abbiamo il coltello dalla parte del manico e non vogliamo capirlo siamo noi che possiamo ricattarli cancellandoci e non loro siamo noi che gli facciamo cambiare le macchine e facciamo fare la bella vita con i nostri soldi
S V E G L I A M O C I
Gentile Pasquale, noi abbiamo ospitato e continuiamo ad ospitare tutte le opinioni, siano esse sindacali o meno…e non creda che non abbiamo notato certe sfumature e certi cambiamenti e sapesse quante volta nel tempo, situazioni quali lei, con giusto rammarico evidenzia, si sono verificate e quante volte i protagonisti hanno pensato di essere più furbi degli altri…Ciò che succede oggi non si discosta dalla linea di sempre e contribuisce ad accrescere il degrado del nostro Ospedale. “Direzione che vai lecchini che trovi” e naturalmente, come sempre, la direzione ci sguazza per tirarsi fuori al momento opportuno…Grazie e buon weekend
Farabutto. Il termine giusto per descrivere Gaetano Gubitosa è farabutto.
Ha mandato a casa persone monoreddito per favorire gli amici degli amici, ma tranquillo perché arriverà la giustizia e poi ci sarà anche la giustizia divina che farà ancora più male.
Dottoressa un semplice commento.
Non bisogna approvare quanto fatto dall’ allora dg annunziata. Anche quest’ultimo ha fatto i suoi errori, ma su una cosa posso esserne certo. NON AVREBBE MAI MANDATO A CASA UN PADRE DI FAMIGLIA
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