IL BIG CHIUDE, CASERTA DECIDE: QUALE SARA’ IL FUTURO DEL CINEMA A CASERTA?

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big maxi IL BIG CHIUDE, CASERTA DECIDE: QUALE SARA IL FUTURO DEL CINEMA A CASERTA?CASERTA – Caserta Decide la morte annunciata del Big Maxi Cinema, destinato all’imminente chiusura dopo anni di agonia nel silenzio generale di politici e cittadini.

Caserta Decide logo 2 IL BIG CHIUDE, CASERTA DECIDE: QUALE SARA IL FUTURO DEL CINEMA A CASERTA?“Apprendiamo dalla stampa che il Big Maxi cinema chiuderà a fine febbraio. Dopo la chiusura del San Marco e del Duel, che si aggiungono alla lunga lista delle sale cinematografiche chiuse nella provincia di Caserta, l’unico cinema aperto rimane il Cinepolis al Centro Commerciale Campania e il Ricciardi a Capua.

La questione è complessa: sarebbe riduttivo individuare le piattaforme streaming come Netflix o Amazon Prime come uniche colpevoli” dichiara Giulia Esposito di Caserta Decide. “È ingenuo non individuare come fattore determinante l’alto prezzo dei biglietti: i biglietti sono cari e non ci sono agevolazioni per ragazz* né convenzioni di alcun tipo. Inoltre, l’affluenza registrata durante l’iniziativa promossa dal Ministero della Cultura dello scorso inverno dei biglietti a 2 euro, o anche durante i mercoledì sempre a 2 euro del cinema Duel di qualche anno fa, dimostra che il cinema è ancora popolare ma i prezzi non lo sono più.

Ciò che è sicuramente fuori discussione è la richiesta e il bisogno dell’intrattenimento cinematografico a Caserta” prosegue Esposito. “Le esperienze come Cinema in erba in Villa Giaquinto, la rassegna invernale di Caserta film lab, le proiezioni nel Macrico, ci insegnano che il cinema ha ancora un altissimo e insostituibile valore aggregativo e sociale. Caserta ha bisogno di chi fa cultura e chi fa cultura ha bisogno di spazi: il Comune ora ha la responsabilità di rilanciare l’offerta culturale della città offrendo alle associazioni che fanno cinema degli spazi attrezzati e adeguati. Ci sono numerose associazioni di cinefili e associazioni teatrali che non hanno sede o hanno spazi molto ridotti o ancora spazi improvvisati. Bisogna lavorare affinché spazi come il teatro comunale Parravano e i locali dismessi del Belvedere di San Leucio vengano utilizzati per quello che sono: luoghi di cultura.”

Dopo la chiusura dell’ennesimo cinema pretendiamo spazi adeguati permanenti per le associazioni culturali, perché possano offrire rassegne teatrali e cinematografiche a prezzi accessibili a tutti”.