GIOVEDÌ 19 GENNAIO – ORE 9,00/14,00
CASERTA – L’Ordine Provinciale dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri di Caserta, presieduto da Carlo Manzi, ha organizzato l’evento «PNRR Missione 6 e DM77. Un’occasione per il territorio». L’appuntamento è per giovedì 19 gennaio dalle 9 alle 14 presso l’Auditorium dell’Ordine in via Bramante 19.
L’incontro si aprirà con i saluti del presidente dell’Ordine dei Medici Carlo Manzi, del direttore generale Tutela Salute Regione Campania Antonio Postiglione, del dirigente staff Regione Campania Pietro Buono, del direttore generale Asl Caserta Amedeo Blasotti, del presidente CARD e direttore generale Asl Benevento Gennaro Volpe e del presidente OPI Caserta Gennaro Mona.
Quindi, la presentazione del corso a cura della giornalista Maria Beatrice Crisci e l’inizio dei lavori moderati da Vincenzo Iodice, direttore sanitario Asl Caserta. A seguire le relazioni di Antonella Guida (Asl Caserta) “Luci ed ombre del Pnrr Missione 6”, di Anna Maria Ferriero (Regione Campania) “Mission 6 component: l’applicazione in Regione Campania”, di Marco De Fazio (Asl Benevento) “Le prospettive territoriali dell’Asl di Benevento”, di Vincenzo Magnetta (Asl Caserta) “La progettazione CDC e ODC e COT dell’Asl Caserta”. Quindi, la tavola rotonda con Domenico Amato (Asl Caserta), Federico Iannicelli (Asl Caserta), Annalisa Napoli (Sigm), Lupo Giacomo Pulcino (Asl Caserta), Luigi Sodano (Asl Napoli1).
L’obiettivo dell’evento è focalizzare l’interesse e la discussione sui futuri interventi di riorganizzazione e riqualificazione del sistema sanitario e sociosanitario in Regione Campania, alla luce delle azioni previste dal PNRR e dal DM 77, che stanno impegnando e impegneranno, anche per il futuro prossimo, le istituzioni, le aziende sanitarie, oltre che le organizzazioni, i professionisti e la comunità.
Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), uno dei primi al Mondo per qualità e sicurezza, istituito con la legge 833 del 1978, si basa su tre principi fondamentali: universalità, uguaglianza ed equità. Il perseguimento di questi principi richiede un rafforzamento della sua capacità di operare come un sistema vicino alla comunità, progettato per le persone e con le persone. In tale ottica e contesto si inserisce la necessità di potenziare i servizi assistenziali territoriali per perseguire la garanzia dei LEA, riducendo le disuguaglianze e contestualmente costruendo un modello di erogazione dei servizi condiviso e omogeneo sul territorio nazionale.
L’assistenza primaria rappresenta la prima porta d’accesso a un servizio sanitario. È infatti l’approccio più inclusivo, equo, conveniente ed efficiente per migliorare la salute fisica e mentale degli individui, così come il benessere della società. La Direzione Generale della Commissione Salute Europea (DG SANCO), nel 2014, definisce l’Assistenza Primaria come “l’erogazione di servizi universalmente accessibili, integrati, centrati sulla persona, in risposta alla maggioranza dei problemi di salute del singolo e della comunità nel contesto di vita. I servizi sono erogati da équipe multiprofessionali, in collaborazione con i pazienti e i loro caregiver, nei contesti più prossimi alla comunità e alle singole famiglie, e rivestono un ruolo centrale nel garantire il coordinamento e la continuità dell’assistenza alle persone”. Il SSN persegue, pertanto, questa visione mediante le attività distrettuali, la pianificazione, il rafforzamento e la valorizzazione dei servizi territoriali.