CASERTA – Nella ricorrenza del suo compleanno, la scultura del piccolo Carlo Tito trova posto nella sala che, pur non avendolo visto nascere, ospitò il giaciglio nuziale di Ferdinando IV e Maria Carolina d’Austria. La statua, in marmo alabastrino, raffigurante il Real Infante Carlo Tito di Borbone, opera di Giuseppe Sanmartino, è, infatti, da oggi esposta nel percorso di visita degli Appartamenti reali della Reggia di Caserta. Il delicato ritratto del neonato, dopo la mostra “Il Piccolo Principe. Giuseppe Sanmartino alla Reggia di Caserta” nella Cappella Palatina dal 27 maggio all’11 settembre, è ora visibile nella Stanza da letto delle loro Maestà, nota anche come Camera da letto di Ferdinando II, nell’ala del Settecento del palazzo.
Il luogo scelto per la collocazione del ritratto del Principe non è affatto casuale. Carlo Tito è ora nella camera da letto che fu dei suoi genitori e, accanto a lui, campeggia il dipinto di Girolamo Pompeo Batoni, Allegoria della morte dei due figli di Ferdinando IV e Maria Carolina. L’erede al trono cui erano state affidate le speranze del Regno, ebbe, infatti, purtroppo vita assai breve. Morì nel 1778, a quasi 4 anni, proprio a Caserta, nel Casino Vecchio di San Leucio. Per commemorarne la morte e quella della più piccola principessa Marianna, la regina Maria Carolina, “madre inconsolabile”, commissionò la loro raffigurazione a uno tra i più noti e ricercati artisti del Settecento, Batoni. Nel dipinto, ricco di citazioni da Raffaello a Correggio, la delicata principessa viene rappresentata mentre, sorretta da un angelo, raggiunge in cielo il fratello. Sullo sfondo del golfo di Napoli, con il Vesuvio in eruzione, la fanciulla viene invano trattenuta dalla Terra, mentre la personificazione del Regno delle due Sicilie ne piange la perdita.