(f.n.) – C’è un tempo per tutte le cose…e all’Asl di Caserta, è il caso di dire che le cose si fanno con calma, perché la presa d’atto dei fatti e successiva presa di coscienza ed elaborazione conseguente, che dovrebbe portare ad una reazione prima e ad una decisione sul da farsi poi, vengono elaborati con rispettabile flemma. La riflessione viene dunque spontanea: e se la notizia dei letti della Malvestio scomparsi dal San Rocco, ha impiegato un anno per sollecitare l’attenzione e la ricerca di chiarimenti, da parte del Dg Amedeo Blasotti, immaginate un po’ quanto tempo impiegheranno Blasotti stesso e gli altri due membri della sacra trimurti, a prendere atto di quanto è successo qualche tempo fa a Sessa, esattamente al distretto sanitario coordinato e diretto egregiamente dal fido Salvatore Moretta e ad assumere una decisione in merito…Ma veniamo ai fatti! Accade che un bel giorno gli addetti dell’ufficio tecnico del PO San Rocco di Sessa Aurunca, si accorgano o vengano informati, che i due gazebo utilizzati per l’hub vaccinale ai tempi dell’emergenza Covid, erano scomparsi…e relazionino in merito ed ufficialmente, al capodistretto sanitario di Sessa-Teano, il solerte Salvatore Moretta. Quest’ultimo, fedele al ruolo storico del “bello e incantato in terra straniera”, sbattendo ritmicamente i ciglioni, chiedeva per quale motivo, raccontassero a lui queste vicende. Dall’ufficio tecnico gli rispondevano che l’hub vaccinale era di competenza del Distretto Sanitario e quindi il direttore doveva essere informato, in quel caso il direttore era lui e quindi…Non siamo in grado di riferire cosa abbia fatto o detto il dottor Moretta sull’argomento, ma siamo invece in grado di ragguagliare il lettore sulla destinazione attuale dei gazebo. Apprendiamo da indiscrezioni che uno dei gazebo, fino a ieri si erigeva in tutto il suo splendore nel patio della dimora di Roccamonfina, del potente Antinozzi e l’altro invece, con modalità più vicina al proletariato, pare sia stato ubicato davanti alla concessionaria Crimicar, di Cellole. La stessa concessionaria di cui pare sia socio l’autista Antonio Di Pasquale, (che peraltro si era adoperato a smontare i due gazebi), si occupa della manutenzione dei mezzi a disposizione del San Rocco, sotto la supervisione di Antinozzi, ovviamente…Cosa dire di nuovo e di bello su una faccenda tanto amena, che non sia già stato detto?, tra l’altro, a pensarci su…ci rendiamo conto che le parole come gli aggettivi qualificativi…sono drammaticamente esauriti… Hasta la vista!