CASERTA, CONVEGNO SUL TUMORE ALLA MAMMELLA NELL’ORDINE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA DONNE MEDICO

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locandina convegno tumore 300x291 CASERTA, CONVEGNO SUL TUMORE ALLA MAMMELLA NELLORDINE DELLASSOCIAZIONE ITALIANA DONNE MEDICOCASERTA – «Il tumore alla mammella dalla diagnosi alla terapia: una visione d’insieme». Questo il tema del convegno organizzato per domani venerdì 16 dicembre dall’Associazione Italiana Donne Medico, sezione di Caserta.

L’evento è patrocinato dall’Ordine Provinciale dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri di Caserta. I lavori del convegno, ospitati presso la sede dell’Ordine in via Bramante 19, si apriranno alle ore 9 con l’intervento della presidente nazionale Aidm Antonella Vezzani. Quindi, i saluti del presidente dell’Ordine dei Medici Carlo Manzi e della presidente Aidm Caserta Anna Tarabuso.  A seguire i diversi interventi della giornata di studio che terminerà nel pomeriggio con una tavola rotonda sul tema «Quale futuro». Il tumore della mammella, che è la neoplasia più frequente nel sesso femminile, è una malattia estremamente eterogenea per la diversità nelle caratteristiche cliniche e biologiche, che si riflette in una diversa risposta ai trattamenti.

«Negli ultimi anni, il tumore della mammella – spiega la presidente Aidm Caserta Anna Tarabuso – è stato protagonista di una vera e propria rivoluzione che ha coinvolto sia l’approccio diagnostico che terapeutico. grazie alle nuove conoscenze sui meccanismi biologici e molecolari alla base dello sviluppo della malattia e che inevitabilmente influenzano la risposta ai trattamenti.

In questo rinnovato contesto, è fondamentale nella presa in carico della paziente una “visione d’insieme”. Imprescindibile a tal fine è l’approccio multidisciplinare che vede coinvolti direttamente non solo oncologi e chirurghi, ma anche radiologi, patologi, radioterapisti, psicologi, nutrizionisti, medici di medicina generale e medici del territorio.

Questo incontro rappresenta un’occasione di confronto sulle novità diagnostiche e terapeutiche, non solo per migliorare le nostre conoscenze, ma per coinvolgere i professionisti che gestiscono quotidianamente le complesse problematiche della paziente ovvero medici di medicina generale e la medicina del territorio».