ASL, GLI OSS “SOMMINISTRATI” DI SESSA SCRIVONO A DE LUCA

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Gli Oss “somministrati” dell’area di Sessa Aurunca, a seguito della drammatica situazione che stanno vivendo tutti gli Oss precari, di cui abbiamo scritto nei giorni scorsi, hanno inviato una lettera al Governatore De Luca in cui evidenziano chiaramente, la loro attuale situazione, nella speranza che si trovi infine una soluzione dignitosa. Gli OSS, lavoratori somministrati del PO San Rocco di Sessa Aurunca, hanno inviato una lettera al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, all’assessore regionale alla Sanità Ettore Cinque e al Dg dell’Asl di Caserta Amedeo Blasotti in cui si legge: “Quello che stiamo per raccontare non è una protesta, ma mettere al corrente le Istituzioni…le Autorità competenti della grave situazione che stiamo vivendo…in un particolare periodo economico/finanziario alla vista di tutti. Chi scrive è un gruppo di circa 100 Operatori Socio Sanitari che, qualificati come somministrati, che svolgono da anni (dal 2015) servizio per conto ASL CE attraverso le varie Cooperative che da anni si sono succedute. (Vedi Pellicano, Nestore ed attualmente Serena) Operatori Socio Sanitari che hanno prestato dignitosamente le loro mansioni, passando da semplice assistenza fino a vivere i terribili momenti lavorativi, creati dalla pandemia Covid 19, affrontati spesso in condizioni di sicurezza minime e non tutelati, legalmente e professionalmente, dato che in molti si sono contagiati, costretti a restare a casa, e, non percependo un minimo di ricompensa oltre ad effettuare costosi tamponi prima di riprendere servizio. Nonostante la diversità di contratti, e soprattutto tutela, diversi da chi è di ruolo, non si sono mai tirati indietro nello svolgere le proprie mansioni…sempre pronti a coprire turni (considerati spesso come tappabuchi e chiamati a sopperire carenze all’ultimo momento) tralasciando impegni familiari, per arrotondare lo stipendio, pari a quasi € 8 all’ora per un monte orario mensile passato da 0 ore a 60 ore mensili per più di un anno per poi passare con l’ultima nuova cooperativa ad 80 ore. Ma il danno, i problemi, le preoccupazioni, quali sono? Perché siamo arrivati a questa civica protesta? Siamo in un periodo prenatalizio dove tutti vorrebbero vivere serenamente, ma non è così per noi!!! E’ dallo scorso che col cambio della Cooperativa ultima che non percepiamo uno stipendio e nonostante tutto  e nonostante tutto non ci siamo mai tirati indietro nello svolgere le nostre mansioni o creare problematiche come hanno fatto in altri P.O. Non chiediamo di essere assunti senza procedure concorsuali, così come è stato fatto per altre figure sanitarie che hanno beneficiato dell’aver lavorato, come noi, in periodo Covid, ma chiediamo in primis che il Presidente della Regione Campania, il delegato alla Sanità della Regione Campania ed il Direttore Generale dell’ ASL CE Amedeo Blasotti, mostrassero un minimo interesse anche per noi. Chiediamo alle autorità in indirizzo: un intervento per lo sblocco degli stipendi, consentendoci di vivere serenamente un periodo Natalizio con le nostre famiglie ed anche rientrare con le spese anticipate da tre mesi a questa parte, oltre al rinnovo del contratto in scadenza al 31/12/2022; deliberare un concorso per OSS con corsia preferenziale riservata per noi che dal 2015, lavoriamo per conto ASL CE attraverso le Cooperative oppure farci rientrare in un percorso di stabilizzazione, così come lo si sta facendo in altre Regioni, avendo gran parte di noi prestato servizio per oltre 36 mesi continuativi e timbrando regolare badge presenza della Asl di Caserta. Si ringrazia anticipatamente per l’impegno e la considerazione. (LO SPERIAMO!!!)”