TEAM DELL’AVERSANO CONQUISTA LA GIURIA DEL ‘CAMPANIA GREEN’ CON IL PROGETTO ‘MEGRA’

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Megra arch. Ester Pizzo Paquale Fontana 300x220 TEAM DELLAVERSANO CONQUISTA LA GIURIA DEL CAMPANIA GREEN CON IL PROGETTO MEGRACASAPESENNA – È rientrato tra i primi posti del “Campania Green” il progetto MEGRA, presentato da un team tutto casertano, costituito dall’imprenditore di Casapesenna Pasquale Fontana e dall’architetto di Aversa Ester Pizzo. L’innovativo sistema di accumulo e restituzione di energia a impatto zero, che consente il distacco dalla rete di distribuzione nazionale, ha raccolto il favore della giuria della Città della Scienza prendendo parte al programma “Misure di rafforzamento dell’ecosistema innovativo della Regione Campania” – a valere sul POR Campania FSE 2014/2020 – Asse III – Obiettivo Specifico 14.
Oltre a garantire alti livelli di prestazioni con infiniti cicli e a zero impatto ambientale, l’innovativo dispositivo brevettato nel 2020 è capace di rendere autonomo e indipendente ogni tipo di edificio, liberandolo dai costi delle reti di distribuzione energetica nazionale.
Il sistema riesce a stoccare l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici o da altra fonte rinnovabile, avvalendosi di un accumulatore energetico di tipo meccanico, senza ricorrere pertanto alle classiche batterie dannose per l’ambiente. Questo consente di avere a disposizione una fonte energetica ad impatto ambientale zero in ogni passaggio del ciclo produttivo, anche nella fase conclusiva dello smaltimento ecosostenibile e del riciclo dei materiali.
Il team di tecnici specializzati ha anche pensato alla tutela della biodiversità, utilizzando l’energia direttamente in loco ed eliminando l’attuale necessità di costruire infrastrutture impattanti dal punto di vista ambientale, che hanno ripercussioni sia a livello locale che globale.
Il dispositivo, apprezzato dalla giuria tecnica, apre un nuovo scenario con la visione di una “Civiltà Ecologica” e si fa promotore di una svolta nel campo energetico in modo pragmatico ed efficace. Tale fine viene garantito tra l’altro con la realizzazione di impianti direttamente in situ, e con il recupero e il riutilizzo dei materiali di risulta dello scavo.