OSPEDALE SAN ROCCO, L’ASL MODIFICA IL VAGITO DI CONVOCAZIONE DEI DIRIGENTI…RIUNIONE A CASERTA

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(f.n.) – La direzione dell’Asl cambia programma…la riunione tra i dirigenti del PO San Rocco di Sessa Aurunca ed il direttore sanitario dell’Asl, Enzo Iodice, in programma per domani nel Presidio, come avevamo scritto ieri, si terrà invece, sempre domani, nella sede centrale dell’Asl a Caserta. È appena il caso, per correttezza di informazione, di sottolineare che non si è trattato di una svista o di una cattiva interpretazione, né tantomeno di un errore da parte nostra ma, semplicemente il Dg o chi per esso hanno cambiato idea…tutto qui. E veniamo all’argomento della riunione, che non potrà che essere incentrato sulle “famose” criticità dell’ospedale aurunco, intorno alle quali, tutti ritualmente disquisiscono e quel che è peggio, ipotizzano soluzioni destinate a spiaccicarsi al suolo, il giorno dopo. La carenza di personale e la conseguenziale chiusura del Ps del San Rocco, che ha scatenato una vera e propria, oltre che giustificata rivolta, sarà con ogni probabilità al centro della discussione e del confronto anche se, la storia della “sanità de noautri” parla chiaro e invita a non dimenticare, il modus operandi dell’Asl e dei suoi prestigiosi direttori generali, che nel tempo, salvo rarissime eccezioni, hanno studiato tutti, lo stesso partito musicale. Il direttore sanitario, probabilmente, avrà ricevuto precise istruzioni e se le cose non gireranno per il verso giusto, toccherà a lui lasciar intravedere l’orrenda ipotesi della chiusura. A questo proposito, vale la pena di spendere qualche riflessione…Non siamo in grado di conoscere le reali intenzioni del presidente De Luca, ma siamo perfettamente al corrente del braccio di ferro interno al Pd e delle condizioni precarie dell’intero quadro politico, nei nostri territori. Non è raro che lo scontro tra le diverse correnti o semplicemente tra la cocciutaggine di uno, l’arroganza dell’altro ed il prolungato esercizio del potere assoluto, da parte di un altro ancora, sia avvenuto nel tempo, sulla testa e sulla salute dei cittadini, vittime predestinate di una guerra sorda e sordida, nata per vendetta e combattuta per il predominio di uno solo e dei suoi sherpa. Ci auguriamo che, a nessuno venga la sciagurata idea di chiudere il PO San Rocco, a meno che, non sia disposto a sborsare sull’unghia e senza fiatare, a favore della comunità aurunca, potenziale paziente del Presidio, la somma investita per la ristrutturazione del presidio stesso, peraltro ancora in corso e parliamo di milioni, ovviamente… Addirittura da neurodeliri con relativa camicia di forza, soltanto ipotizzare, la chiusura di un Presidio, alle cui famose criticità, hanno ignominiosamente contribuito, con il loro omertoso o menefreghista silenzio, quei signori che, magari, pensando di togliersi una rogna di dosso, oggi potrebbero pensare ad assecondare un perverso disegno “politico” di chiusura… Chiudere un presidio la cui gestione è stata de facto, lasciata in mano ad un sindacalista e ad un autista, a loro volta referenti di un sindacato e di un politico, significherebbe semplicemente, continuare in maniera intollerabile, quel disegno di distruzione che, nessuno di noi potrà fare a meno di pensare, sia stato ordito per favorire la sanità privata. Una sanità privata che avrebbe tratto ampio giovamento, dalla vergognosa svendita della dignità morale, di quanti si sono alternati nelle stanze dei bottoni “pubblici”. Del resto, è quantomeno legittimo, ipotizzare una spiegazione logica a quanto accade o potrebbe accadere, n’est pas? Sarebbe addirittura auspicabile, se fossimo il Paese dei sogni, che si indagasse e si chiedesse conto di certi atteggiamenti consenzienti, ma in quel caso, l’inquisitore principale dovrebbe essere o avrebbe dovuto essere l’Asl, nelle persone dei Dg, che andrebbero o sarebbero andati  a coincidere paradossalmente con coloro che hanno firmato nel tempo le nomine dei Ds che si sono succeduti al Presidio, scelti secondo criteri rigorosi…accomodanti e consenzienti e con l’ordine di andare e tornare senza colpo ferire…Staremo a vedere qualche altra bella novità riuscirà a sfornare quel simposio illuminato di cervelli che presiedono al destino sanitario della comunità…Hasta la vista!