L’ATENEO VANVITELLI SI POPOLA DI SCARPETTE ROSSE PER DIRE NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE

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d55dbfda 585f 4de5 9856 28f41331e227 L’ATENEO VANVITELLI SI POPOLA DI SCARPETTE ROSSE PER DIRE NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNECASERTA – L’Università Vanvitelli si popola di scarpette rosse. Nelle aule, nelle biblioteche, negli uffici, negli studi, sulle facciate dei dipartimenti dell’Ateneo. Oggi si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Quest’anno, l’Università della Campania scende in campo attraverso iniziative per sensibilizzare la comunità accademica e l’opinione pubblica verso un tema che resta purtroppo di estrema attualità e che, nonostante l’intervento delle forze dell’ordine, l’appassionato lavoro di tante associazioni che si impegnano sul fronte dell’aiuto e del sostegno alle donne maltrattate, nonostante l’approvazione delle norme sullo stalking, la violenza morale e fisica contro le donne è ancora un fenomeno in spaventosa crescita.

Nella mattinata, mentre si è tenuto un incontro online su ‘i diritti violati delle donne’, rivolto a numerosi studenti degli istituti superiori della regione Campania, con performance teatrali, interventi di magistrati e operatori di centri di ascolto e case rifugio, per un confronto sui temi della violenza sulle donne, l’Ateneo si è popolato di “scarpette rosse” in aule, biblioteche, studi, uffici, facciate di dipartimenti dell’ateneo.

Perché le scarpette rosse? Era il 2009 quando Elina Chauvet utilizzò trentatré paia di “scarpe rosse” in un’installazione artistica (Zapatos rojos) davanti al consolato messicano di El Paso, in Texas, per ricordare le centinaia di donne rapite, stuprate, mutilate e uccise nella città di Juarez. Ed è nel 2022 che l’Ateneo, grazie alla sensibilità di ragazze e ragazzi delle associazioni studentesche, di docenti, di donne dell’amministrazione, attraverso il supporto dell’ufficio comunicazione, provano attraverso personali installazioni a denunciare la violenza.

L’iniziativa è stata promossa dalla delegata di ateneo per le Pari Opportunità e sostenuta dal Comitato Unico di Garanzia dell’Ateneo.