NAPOLI – Dopo la pronuncia sull’illegittimità del trasferimento in Sardegna dei 23 lavoratori ex Jabil, il tribunale di Napoli nord dichiara illegittimo anche il loro successivo licenziamento condannando Orefice Generators alla reintegra dei lavoratori ricorrenti.
I lavoratori iscritti alla Fiom-Cgil di Caserta, assistiti dallo studio legale Ferrara, hanno vinto il ricorso contro l’ingiusto licenziamento e adesso chiedono che venga sanata un’ingiustizia chiara dal principio, come ricordato anche dalla prima sentenza del tribunale di Napoli nord: “ il quadro probatorio che emerge dalla vicenda è quello di un operazione contraria a buona fede e correttezza dai contorni poco chiari ”
Non è la prima volta che Fiom-Cgil, insieme ai lavoratori e alle altre sigle sindacali, chiede che venga fatta finalmente chiarezza su questa oscura vicenda. “Quanto accaduto rischia di minare la credibilità delle istituzioni, nelle cui sedi sono stati svolti incontri e sottoscritti accordi per la realizzazione del progetto industriale di Orefice Generators” dichiarano Francesco Percuoco, Segretario generale Fiom Caserta, e Sonia Oliviero, segretaria generale Cgil di Caserta “Un progetto industriale mai avviato, nonostante abbia consentito all’azienda di intascare ben 80.000 euro per ogni lavoratore assunto”.
“Questa brutta vicenda – continuano Oliviero e Percuoco – fa emergere in maniera ancora più netta la criticità delle reindustrializzazioni teoricamente avviate sul territorio di Caserta. Ad oggi, esse si stanno rivelando una ennesima azione di sciacallaggio, specchietti per le allodole ai danni dei lavoratori, della popolazione e della comunità provinciale; ben lontane dal rappresentare una seria opportunità occupazionale per fronteggiare la consapevole fuga di decine di aziende dal nostro territorio”.
- “Da anni abbiamo chiesto un serio tavolo di monitoraggio, per evitare di affrontare le vertenze singolarmente e in maniera emergenziale, per avere un approccio generale e complessivo, per evitare il definitivo colpo mortale all’industria casertana”
“Chiediamo – concludono Percuoco e Oliviero “che venga fissato urgentemente un incontro con l’Assessore regionale alle Politiche di sviluppo e con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy. Le istituzioni devono prendere posizione e assumersi finalmente la responsabilità di dare giustizia ai lavoratori indebitamente licenziati da Orefice Generators, intervenendo al fine di evitare altre centinaia di licenziamenti, che interesserebbero 190 lavoratori attualmente in forza a Jabil e 250 lavoratori passati negli anni a Softlab”.