(f.n.) – Il malumore cresce a dismisura nei “territori” Asl, dopo l’inevitabile “fermo” nell’affidamento degli incarichi di funzione, del personale del comparto, dovuto al riscontro positivo al ricorso presentato dal sindacato Fials, al Tribunale di Santa Maria C.V. Il Dg Amedeo Blasotti, sembra non aver assunto alcuna decisione in merito, mentre si sprecano i borbottii rabbiosi, soprattutto tra coloro che avevano già virtualmente in tasca, l’ambitissima posizione organizzativa. Nelle periferie dell’impero, come sempre, dove l’esercizio del potere locale gode, de facto, di una sua speciale autonomia, il disagio e la rabbia sono particolarmente evidenti. Prendiamo ad esempio il PO San Rocco di Sessa Aurunca, luogo ameno ed avamposto significativo della sanità de noautri, in cui il potere sindacale indiscusso, in modalità Cisl, ha determinato nel tempo, assieme al dorato gotha degli autisti, i diversi destini dei dipendenti del comparto…è facilmente immaginabile la tonalità affumicata dell’umore generale. I giochi erano ormai completati e secondo i pronostici, la parte del leone l’avrebbe fatta, come al solito, la Cisl…resta da vedere se dopo questo reset forzato le cose restano “come sopra” o cambierà qualcosa. Ci si raccomanda per ottenere, al politico di turno, al primario e persino alla Ds Foglia che incidentalmente figura in commissione…e che, secondo quanto si racconta, sempre nei corridoi, non farebbe mai un torto al caro Celentano…Attendiamo gli sviluppi! Intanto, per quanto riguarda il resto, è assai difficile che al San Rocco cambi qualcosa e soprattutto…qualcosa cambi in meglio. Esistono vecchi e cronici problemi e storture, che tutti conoscono ma che a nessuno, evidentemente, conviene aggiustare o raddrizzare. Del resto, quando si procede ad un controllo serio, non si sa mai come va a finire ed è per questo, forse, che in Via Unità d’Italia, si preferisce continuare a far finta di niente ed anche se, una tantum, si fanno i rendez vous “pe ffa vvede”, tutto rimane uguale a se stesso. Esempio calzante e paradossale dell’assurdo, quello relativo allo straordinario, al monte ore e alle convenzioni doc…carucce quelle! Lo straordinario è off-line… infatti fanno sapere dalla centrale dell’Asl, che fondi per lo straordinario non ce ne sono… e poiché il personale è sempre carente capita molto spesso che qualcuno debba fare un certo numero di ore in più per far fronte alle esigenze dei pazienti. Ebbene, quelle ore non vengono pagate come straordinario, perché come abbiamo detto, non vi è disponibilità economica per far fronte al problema e le ore, vanno ad aggiungersi al monte ore dei vari dipendenti. E fin qui qualcuno potrebbe dire…e va bene…prima o poi verranno retribuite…E invece NO!, perché pare esista una circolare, che secondo noi, potrebbe addirittura essere illegittima, che disporrebbe per il mese di febbraio, l’azzeramento del monte ore. Il danno e la beffa?, potrebbe essere?, sembrerebbe di si! La domanda nasce spontanea: ma come è possibile?, eppure quando risulta che un dipendente abbia lavorato qualche ora in meno, immediatamente gli si invia la letterina, per avvisarlo che se non recupera al più presto, gli verrà detratto il denaro relativo alle ore non lavorate, in busta paga. Per i medici altrettanto carenti nelle varie unità, però, sembra che la musica sia diversa, anche se ben orchestrata per offrire un quadro d’ensemble assolutamente ineccepibile. Ebbene…come sapete, vi sono medici in convenzione che sopperiscono alle carenze del PO San Rocco, arrivando da altre strutture o da altri comuni, per la modica somma di euro 700 per dodici ore. Del famoso smonto/ monto ne abbiamo già parlato ma non ripetiamo perché dovrebbe essere stampato in fronte a tutta l’Asl che mostra una distrazione da Guinness dei primati. E fin quando il medico arriva da fuori, così vanno le cose da queste parti… e va bene così…Ma, forse va meno bene, quando è, audite auditre, un medico interno, a lavorare in convenzione nel suo stesso luogo di lavoro…Cosa significa?, significa che mentre non ci sono soldi per lo straordinario del comparto o almeno non ci sono per i dipendenti “normali” (degli altri ne abbiamo già parlato in passato), i medici interni del San Rocco, quando vi è la necessità che facciano qualche ora in più, vengono retribuiti come se fossero medici convenzionati. Dobbiamo continuare o ci fermiamo qui? Hasta la vista!