ROMA – «Sono giorni frenetici dopo la nomina dei nuovi Presidenti della Camera e del Senato. A quasi un mese dal risultato elettorale, la sanità italiana, gioco forza, affida il proprio presente e il proprio futuro alla nuova squadra di Governo, e naturalmente anche il destino degli infermieri italiani e delle altre professioni sanitarie è legato a filo doppio a quello che dovrà essere il piano per la salute che il nuovo esecutivo dovrà assumersi la responsabilità di adottare.
Non entriamo nel merito della girandola di nomi e rispettiamo i tempi istituzionali per la formazione del nuovo Consiglio dei Ministri.
Non possiamo che augurarci che la decisione relativa alla nomina del nuovo Ministro della Salute sia in linea con quella di una figura con una profonda conoscenza di un settore delicato e complesso e rispecchi a pieno le esigenze attuali e la gravità delle problematiche con cui gli infermieri, nell’ambito del complesso sistema salute, devono convivere ogni giorno».
Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up.
«Come sempre è avvenuto in passato, il nostro sindacato, senza tradire la coerenza del proprio modus operandi e senza arretrare di un millimetro su quelli che sono i contenuti delle storiche battaglie per la valorizzazione della professione infermieristica assieme alle altre dell’area sanitaria, è pronto a collaborare con il nuovo Ministro, mettendo a disposizione le proprie competenze.
Rimane il fatto, però, che in attesa della imminente firma del nuovo contratto, perché a questo punto manca solo l’avallo della Corte dei Conti, la strada verso la valorizzazione degli infermieri e delle altre professioni sanitarie del comparto appare decisamente ancora in salita.
Ed è per questa ragione che ci auguriamo che il nuovo Ministro della Salute, selezionato dalla Premier in pectore, possa rappresentare una scelta di coerenza e di concretezza, in linea con le aspirazioni dei cittadini e degli stessi operatori sanitari, più che mai speranzosi, in un momento delicatissimo sotto il profilo socio economico, che la politica crei finalmente quelle condizioni per un piano di ripartenza della sanità italiana, nel quale gli infermieri e le altre professioni sanitarie del comparto possano essere finalmente protagonisti, per le nuove sfide da vincere, e per la tutela effettiva della salute dei cittadini».