– di Peppe Rock Suppa –
Non bastava il politicamente corretto, già vomitevole di suo, ora tirano in ballo anche il politicamente sensibile, con i classici messi all’indice perché urtano la sensibilità degli studenti. Dal “Frankenstein” di Mary Shelley a “1984” di Orwell (perché violenti). Addirittura anche “Il vecchio e il mare” di Hemingway (pericoloso per gli studenti perché è «tossico»), avranno scoperto che il mare è inquinato? Chissà…
Insomma seguendo questi criteri, pian piano in nome del politicamente sensibile verrà censurata tutta la letteratura, compresi Omero e Shakespeare (l’hanno già fatto con Romeo e Giulietta perché ci sono «omicidi violenti e crudeltà»).
Secondo me gli inglesi devono essere stati colpiti da qualche sindrome, chiamiamola sindrome di Heidi (sempre odiata Heidi, fin da bambino, mai che incontrasse un lupo affamato, sempre le caprette che gli facevano ciao), d’altra parte sono quelli che hanno votato la Brexit e si sono resi conto appena un giorno dopo di essere stati degli scemi.
Dietro la censura dei libri ci saranno sicuramente sociologi, filosofi, letterati, psicologi, insomma tutti quelli che non hanno di meglio da fare in una società che va in senso opposto e di cui non conoscono niente.
Un libro che dovrebbero leggere è quello di Steven Pinker, tra i più importanti scienziati cognitivi del mondo, “Il declino della violenza”, dove dimostra come in Occidente stiamo vivendo nel periodo più pacifico della storia.
Ogni tanto se la prendono anche con i videogiochi, che portano i giovani alla violenza (Warzone, gioco di guerra su cui io passo almeno 1 oretta al giorno, è giocato in questo momento da duecento milioni di ragazzi e adulti, non mi pare ci siano duecento milioni di killer), ora tocca ai libri. L’obiettivo sarà crescere una società di analfabeti scemi come lo sono diventati questi geni di censori, i quali se almeno avessero un account Netflix (le piattaforme streaming stanno diventando le vere avanguardie culturali) si renderebbero conto di cosa vedono i bambini e i ragazzi. Stranger Things, serie capolavoro, e piena di morti e omicidi (cosa che accade anche nei cartoni animati, non è violento anche Willy il Coyote?), adorata da mia nipote di undici anni e da tutti i suoi compagni di scuola. Teen wolf, altra serie di successo mondiale, racconta la storia di un gruppo di adolescenti licantropi con enormi spargimenti di sangue. Traumi per mia nipote? Nessuno, anzi. Dovrebbero occuparsi piu su quello che succede su Tik Tok, social cinese pieno di adescatori di minorenni, e in generale mi preoccuperei di tutto quello che fanno i cinesi e i russi. Lasciate stare Shakesperare e tutto il resto o andate affanculo in pensione.