PIANA DI MONTE VERNA – Il 28 settembre, durante il Consiglio comunale, la segretaria Avv. Anna Lisa Simone ha dichiarato che avrebbe denunciato il consigliere d’opposizione Pietro Carbone (Insieme per Piana) reo di aver chiesto l’intervento del Prefetto in quanto gli era stato negato due volte l’accesso agli atti. Oggi il capogruppo di Insieme per Piana Andrea Mongillo da la sua versione alla vicenda che ha portato a negare la documentazione richiesta ….fino ad arrivare alla denuncia contro il consigliere.
“Cari concittadini – si legge nella nota di Andrea Mongillo – volete sapere a cosa è dovuta la reazione nei confronti di Pietro Carbone? Ve lo spiego subito.
Io e Pietro Carbone ci siamo occupati della vicenda delle porte automatiche perché a nostro parere sembra da sprovveduti, se non altro…, spendere 12.000 euro usando, come ci sembra, come pretesto il Covid. E così Pietro voleva sincerarsi del fatto che il R.s.p.p. non avesse richiesto lui quella struttura e ha formalmente chiesto l’accesso agli atti delle prescrizioni del R.s.p.p. ed ha anche evidenziato delle possibili irregolarità.
Bene, il Segretario comunale ha negato gli atti e ha detto che non si sarebbe espresso sulle irregolarità.
Volete sapere cosa ha scoperto Carbone che poi ha comunicato al Prefetto?
Il responsabile area finanziaria del nostro Comune, ha affidato l’incarico di costruire le porte automatiche ad una società che sembra essere cliente del suo studio privato di consulenza commercialistica.
Mi chiedo – afferma Mongillo -, è regolare dare 12.000 euro di soldi pubblici ad un proprio cliente, o anche in questa circostanza appare palese un conflitto di interesse? Una spesa tra le altre cose che al gruppo consiliare Insieme per Piana sembra senza alcun senso e che certo a me pare non abbia alcuna finalità nella prevenzione al Covid.
Ad essere denunciato è Pietro che si è risentito del fatto che il diniego degli atti gli impediva di andare a fondo alla vicenda?
Voi se fosse stati eletti dai cittadini, cosa avreste fatto? Avreste tutelato le risorse pubbliche oppure no?
Voglio ringraziare Pietro che nonostante la mia assenza per motivi personali ha continuato senza remore l’azione a tutela di piana…
Noi non accetteremo mai questo modo di amministrare. Mi chiedo, in questa vicenda davvero doveva essere denunciato Pietro?
Noi – spiega il capogruppo di Insieme per Piana – abbiamo un responsabile dell’ufficio finanziario nominato in via fiduciaria dal sindaco che con la consapevolezza del sindaco (è messo tutto nero su bianco da una risposta che il sindaco ha fornito al nostro gruppo consiliare, diversa da quella fornita e letta in Consiglio Comunale) ha dato incarichi ad una società, prima del fidanzato della figlia e poi del genero, per oltre 100.000 euro. E al Comune di Piana si pensa di denunciare Carbone?
Sono nauseato perché il tutto sta avvenendo con l’avallo politico del gruppo di maggioranza informato in Consiglio Comunale con atti allegati… E la risposta fu un’aggressione verbale nei miei confronti da parte di un membro della maggioranza.
Ecco a cosa hanno ridotto Piana…tutto questo non era mai successo…
Se l’intento è metterci a tacere, avete fallito l’obiettivo cari signori.
Vi ricordo – conclude Andrea Mongillo – che noi Consiglieri comunali amministriamo la cosa pubblica, tradotto, i soldi pubblici, cioè i soldi che i cittadini versano all’Ente come tariffe e tasse.
Abbiamo il dovere e l’obbligo di darne conto a tutti gli abitanti di Piana di Monte Verna, centesimo per centesimo, vi piaccia o no, questa è la regola e la normalità!”