SANTA MARIA CAPUA VETERE – «Una cosa sola si può dire di questo “piano traffico” ed è che ha mantenuto la promessa contenuta nel suo nome: sembra, in pratica, un piano per aumentare, anziché diminuire, il traffico in città». Raffaele Aveta, capogruppo di “Alleanza per la città – M5S – Verdi”, liquida ironicamente il dispositivo messo in atto dall’amministrazione comunale di Santa Maria Capua Vetere nel periodo estivo, con l’inversione dei sensi di marcia in alcune importanti strade del centro cittadino.
«Sfugge ai più – continua il leader dell’opposizione – la giusta logica sottostante al provvedimento, che è certamente parte di un piano più ampio, ma che, così attuato, sta solo creando disagi e non sembra efficace. Il traffico è aumentato in molte strade e, quel che preoccupa di più, è stato dirottato su vie pavimentate in basolato, con tutto quel che ne consegue in termini di usura e avvallamenti che già si stanno registrando. Non a caso proprio la manutenzione stradale ordinaria e straordinaria, e in particolare la cura del basolato e dei tombini, è uno dei prerequisiti del PGTU. Penso, ad esempio, a via Pietro Morelli, che difficilmente potrà sopportare a lungo un incremento così considerevole del transito veicolare».
La preoccupazione di Aveta, condivisa dai consiglieri Italo Crisileo e Danilo Talento, riguarda anche la riapertura delle scuole, che «porterà un ulteriore aumento del traffico, aggravato dagli insensati dispositivi messi in atto. Provvedimenti di tal genere – conclude Aveta – devono essere accompagnati da una informazione efficace, attuata soprattutto con la presenza capillare di agenti della polizia municipale a piedi nei punti nevralgici, sia per incanalare i veicoli nella giusta direzione sia per fornire informazioni chiare agli automobilisti incerti o provenienti da fuori città. Basti considerare che, per fare un esempio banale, non essendo le mappe di Google ancora aggiornate, chiunque proverà a impostare un itinerario verrà condotto sul percorso sbagliato. Chiediamo, dunque, all’amministrazione comunale di rivedere il piano in un modo che non arrechi disagi ai cittadini».