“Il destino di nessun bambino deve essere già scritto. Il rispetto della dignità di ciascuno è alla base dei legami sociali ed è quindi una responsabilità collettiva prendersene cura. In assenza di servizi di assistenza, una persona non autosufficiente è di fatto condannata a una vita chiusa. È da qui che ho deciso di partire per impegnarmi ad essere il rappresentante delle istanze dei cittadini: parto esattamente da quei luoghi e quelle persone di cui mi sono occupato incessantemente in questi anni”.
Così Stefano Graziano, candidato capolista del Partito Democratico nel listino plurinominale nel collegio Caserta/Benevento, annuncia a seguito della riunione coi capolista e il Commissario regionale del Pd, Francesco Boccia, che domani alle 12 si recherà presso la sede dell’associazione “Forza del Silenzio” di Casal di Principe, una struttura che sfrutta tutte le conoscenze attuali per le cure e gli interventi riabilitativi per soggetti affetti da autismo, come il metodo scientifico denominato ABA, la terapia più nota ed efficace.
“Come presidente della commissione regionale Sanità del Consiglio regionale della Campania – dice Graziano – in questi anni, nonostante il Covid, abbiamo fatto tanti passi in avanti per l’assistenza dei bambini affetti da disturbi dello spettro autistico, ma non bastano. Bisogna agire essenzialmente su due fronti: da una parte offrire più centri che vanno incontro al bisogno di assistenza e alla necessità di una sanità sempre più deospedalizzata e territoriale e, dall’altra, aiutare le famiglie a non dover essere costretti a scegliere tra la casa e le cure, promuovendo politiche di sostegno; per esempio migliorare ulteriormente l’Assegno unico e universale per i figli a carico, potenziando le clausole di salvaguardia, in particolare per le persone con disabilità e le famiglie con figli disabili. Dobbiamo garantire la piena attuazione dei diritti fondamentali – conclude – affinché queste mamme e questi papà non si sentano soli ad affrontare i propri problemi. Il Pd vuole costruire un modello di sviluppo inclusivo, che investe sulle reti di prossimità e di solidarietà, di accoglienza e inclusione, per generare benessere e ridurre le disuguaglianze”.