OSPEDALE, IL MEMORIALE DELLA DOMENICA 213

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(f.n.) – Come sosteniamo da sempre, i commenti agli articoli, sono sempre assai intriganti, aiutano a chiarire le idee e ad approfondire alcuni argomenti, oltre a fornire agli interessati una maniera per veicolare i loro pensieri ed esprimere il loro punto di vista sui vari argomenti…Ed a tale proposito abbiamo trovato assai interessante un commento all’articolo pubblicato qualche giorno fa,  in cui abbiamo reso noto il nuovo saggio di fantasia in progress, orchestrato della holding de noautri , finalizzato a creare le condizioni per una nuova infornata di amministrativi o qualcosa di simile, visto che la eventuale decisione di attingere alla graduatoria relativa al famoso concorso dei 29, forse, persino ai temerari della palazzina “grigiotopospento”in fondo al parco e ai loro ispiratori, sprezzanti dei vincoli e del pudore, potrebbe sembrare un azzardo…Leggendo appunto il commento di un lettore, ci chiediamo come si possa dar torto ad una persona, che giustamente evidenzia, come la direzione continui a darsi da fare, per assumere personale amministrativo, quando all’interno dell’Ospedale ci sarebbe grande necessità di personale, da adibire ad altre mansioni…Il lettore fa presente che suo padre, ricoverato in Cardiologia, è rimasto in  attesa una settimana intera, per avere una consulenza nutrizionale, che peraltro non è mai arrivata…L’unica nutrizionista che c’è è in malattia. Inoltre, una volta dimesso, gli avrebbero consigliato di prenotare in ambulatorio oppure rivolgersi all’Asl. Il padre del commentatore ha bisogno di integrazione, perché risulta fortemente malnutrito. “Un nutrizionista in tutto l’Ospedale e loro?, pensano agli amministrativi?” La considerazione non fa una piega, non è vero?E la peggiore conclusione possibile non tarda ad arrivare. Quando il signore si è recato in direzione sanitaria, per chiedere lumi la risposta è stata semplicemente un’alzata di spalle… Con questi chiari di luna, la priorità di questi signori, sapete qual è? Cercare la maniera giusta per evitare che l’eco delle loro manfrine , giunga fino alle nostre orecchie, più che indiscrete…Proviamo però ad approfondire  l’inefficienza lamentata, che deriva da una disorganizzazione allargata…Scusate ma il dottor Melone, non è uno specialista in Scienze dell’Alimentazione?, e non è impropriamente assegnato al posto di un igienista?, e per quale motivo allora, non avrebbe potuto sostituire la nutrizionista assente per malattia?, vuoi vedere che è sempre per la solita efficienza che funziona soltanto quando scatta la parolina magica: amministrativi?, se non si svela questo mistero, finirà che cominceremo a pensare “male” che la cofecchia relativa al disegno delle assunzioni degli amministrativi, è talmente cucita e tagliata a misura di favore, che i favoriti vengono assunti, ma in realtà non fanno niente per guadagnarsi lo stipendio alla fine del mese… E proseguiamo con il bisogno vero e reale, che sicuramente non si registra in campo amministrativo…Ci risulta infatti, la presenza di una sola assistente sociale in servizio, anche se la pianta organica ne prevede tre, ma uno è andato in pensione e non è stato sostituito e l’altro è in malattia; risulta inoltre una sola psicologa in servizio, che si occupa di aggiornamento professionale invece di fare da supporto ai dipendenti e soprattutto ai pazienti specialmente di tipo oncologico. E mentre si perde il sonno appresso alle strategie pro assunzioni amministrativi, si registra una carenza di medici, praticamente in tutti i reparti, a partire dalla Uoc di Ortopedia fino alla Dermatologia passando per la Cardiologia, che si regge in gran parte, sulla presenza  degli specializzandi, attratti dalla esperienza del professore Calabrò …e non finisce qui, perché non dobbiamo dimenticare la carenza di Infermieri e di Oss e le incursioni improvvise, stile santa Tetta dello Shatush, alle quali, fulminata sulla via di Damasco, si è data da qualche tempo, donna Ngiulna con i suoi boys, con l’intento di andare a requisire personale, sorpreso momentaneamente seduto, per spedirlo in Pronto Soccorso,  sempre in superaffanno per la moltitudine di accessi che vi si registra…La domanda sorge spontanea:…e con questo quadro devastante, le critiche appiccicate con la saliva alla gronda, voi impegnate l’estro e le meningi, per dare la stura ad un’altra partita di assunzioni assai probabilmente pilotate, alla stessa maniera di sempre e che abbiamo il drammatico sospetto che non servano ad un beneamato nulla? In tal caso ci auguriamo di avervi rotto le uova nel paniere…sarebbe la cosa che ci arrecherebbe più soddisfazione in  assoluto…Hasta el Domingo!

10 Commenti

  1. Certo che la macagna è stata fatta, non mi capacito come 29 dipendenti a tempo determinato siano passati a tempo indeterminato in un concorso pubblico, caspita per loro è andata tutto così liscio…
    Preselettiva, prova scritta, prova tecnica e orale, tutti i 29 non hanno sbagliato una mossa. Beh ma oltre i 29, vedete che ci sono anche i figli e le nuore di sindacalisti, tutti sapevano dell’imbroglio ma nessuno ha parlato ed invitavano al silenzio chi sapeva.
    Ora si spera solo nella giustizia…
    La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere deve dare giustizia a chi crede nell’istituzione.

    • Oltre ai 29 amministrativi dell’A.O.R.N che resta una perla di unicità nel panorama delle frodi concorsuali non ci si capacita nemmeno degli ottanta e più e dei 45 e più dell’A.S.L di Caserta che, con metodologie assolutamente similari e complanari, sono arrivati al loro traguardo delle assunzioni. La spartizione ab initio dei posti che il Ras politico della sanità casertana ha messo in campo è stata una delle opere di trattativa di voto di scambio più precise e matematiche della storia repubblicana delle assunzioni! Tutto è stato anche possibile grazie alle menti che hanno svolto le funzioni di Direttori Generali che, durante le loro affannose giornate, invece di dare soluzioni ai problemi delle esigenze sanitarie e delle loro organizzazioni clinico-assistenziali, si sono solo occupati di gestire unicamente convenzioni e quote societarie di comodo e di reddito per alcuni, rapporti sindacali di copertura per il controllo ad hoc e, sopratutto e non di meno, il grande bacino elettorale! Anche lì la triade, come i fatti dimostrano ampiamente, ha sistemato molto agevolmente i suoi rampolli con risultati puntuali e sicuri sin dall’inizio della trattativa! Non c’è per nulla da meravigliarsi che i concorsi pubblici nella provincia di Caserta, almeno per quello che ci consta come sanitari ed altro, siano a totale appannaggio della raccomandazione politica e, questo, non solo tra le figure professionali degli amministrativi, ma tra tutte le figure mediche, non mediche e tecniche ausiliari che concorrono a configurare la grande macchina organizzativa della sanità campana! Segnalazioni e denunce ne sono state fatte tante e a tanti! Le posizioni lavorative risultano sempre conformi alle desiderate dei radicati sia nella politica che nella stessa sanità! Oltre all’intervento della Procura qui ci vorrebbero commissioni di controllo trasversali durante tutte le fasi concorsuali come anche ora per i neo assunti bisognerebbe creare un sistema di verifica delle loro capacità e, soprattutto, della loro reale efficienza per i cinque anni successivi al loro insediamento e, poi, definire la loro indeterminazione contrattuale. L’idea di sempre del nostro Presidente Regionale, dott. De Luca Vincenzo, di commissariare la Sanità ha ricondotto in modo altamente intellegibile ogni suo risultato al principio che ha ispirato i suoi mandati: elargire posizioni lavorative pubbliche in cambio di un lauto bottino di voti e, di poi, assicurare alla politica la compartecipazione ai frutti delle indennità e delle spettanze dei centri convenzionati! Per non parlare ancora e più diffusamente delle partnership ombre di “taluni” in cliniche e centri sanitari convenzionati, ma questo è un aspetto che forse è biunivoco e fa comodo a tutti; pubblici e privati! Il grande affare delle RSS e delle RSA e, a breve, quello che sarà dei centri sanitari periferici: nuove avanguardie di reddito occulto, ricollocazione di capitali di speculazione, nuove lavatrici di denaro sporco derivante da mazzette politiche e da altri traffici illeciti. La sanità campana è un grande scandalo, una grande cloaca di riciclaggio e di certo, non si invoca una similare operazione “Mani Pulite” milanese, anche se potrebbe essere di sicuro una necessità! Nasce però la constatazione che anche i pentastellati, come tutti i partiti, abbiano fatto finta di non vedere e, tranne qualche agitazione gestuale di qualche consigliere regionale o qualche sommessa ed inutile interrogazione di qualche puritana pentastellata del Parlamentino regionale campano nulla è stato fatto, anzi si è alzato solo un lembo del tappeto e si rifilato tutto nel grande alveo della nebbia della dimenticanza e dell’aver fatto, comunque esemplare devastatrice di giustizia e di democrazia! La sanità è ora che abbia un commissario diverso come è anche opportuno e forse che il nostro Presidente De Luca tolga il disturbo come i tanti che alla fine. seppure ispirati da grandi e nobili principi, hanno solo portato la faccia peggiore della politica: il voto di scambio, la corruzione e la sfiducia del cittadino nelle Istituzioni!

  2. Se è vero che la Procura sta indagando e un minimo di prove sono state consegnate penso che un PM onesto e non corrotto non può chiudere un occhio.

    • Mai nessuno ha dubitato dell’onestà e della non corruzione della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Le sue indagini per la sfiga di qualche emerito di sicuro e difatti saranno allocate oltre che alla procedura concorsuale fraudolenta alle influenze perentorie della politica e del ras indiscusso della sanità territorio di condizionare sia le modalità concorsuali che le preferenza dei candidati! Una svolta oltre ad essere auspicata è alle porte!

    • Gentile Giusy, le prove sono state consegnate e non si trattava di poca cosa ma bensì delle tracce relative alla prova scritta, che sono state nella disponibilità dei favoriti tre giorni prima dell’esa
      me. Le prove sono state consegnate assieme alla denuncia dalla sottoscritta ed avvalorate da opportune testimonianze. pertanto chi continua a sostenere che il tutto verrà archiviato, mente spudoratamente. Grazie

  3. Giustissimo e sacrosanto il rilievo della necessità di competenze e di professionalità sanitarie mediche in grado di formulare soluzioni reali, rapide ed efficaci alle necessità nosocomiali! Necessaria, ancor di più, l’attivazione di percorsi di assistenza oggettiva che comportino nei fatti l’accelerazione della salute delle persone da assistere. Il problema, però, è che l’Azienda, in quanto tale, deve ottemperare anche a mansioni tecnico-amministrative da cui oggettivamente non si può prescindere e che, oggi, ricadono ineluttabilmente e del tutto sullo stesso personale sanitario che, in un’organizzazione siffatta, necessita senza meno di professionisti amministrativi. Ulteriore deriva, già da tempo segnalata con oppurtuno sdegno, è che reginette del pisello sia diurne che notturne di alcuni primari e reucci dell’Azienda da sfaticate infermiere si sono fatte drenare in ambiti amministrativi per migliorare il loro livello di saccenza e per sfoggiare meglio le loro vertiginose minigonne senza lingerie. Tralasciando queste evidenza “palam et coram” la “magna quaestio” non è quindi assumere amministrativi o sanitari oppure l’inverso, ma assumere elevate competenze amministrative ed eccellenti professionalità sanitarie. Il concorso dei 29 amministrativi ha ricondotto all’amministrazione dell’A.O.R.N dei “super raccomandati” della politica e delle alcove derivanti da contratti interinali che più che imboscarsi, bere copiosamente caffè e conoscere bene gli “anfratti” e le aree anatomiche coperte di qualcuno non sanno e non hanno saputo fare altro! Per loro si è fatto un concorso ad hoc omnicomprensivo del loro passato e, quindi, si è realizzata solo una procedura di stabilizzazione impropria e al di fuori di qualunque comprensione umana e sociale! Ora, se per una buona volta si opera un’iniezione di amministrativi, soprattutto ex-operatori COVID-19, propriamente degni e destinatari nei fatti di tale intervento, non bisogna dimenticare che a questi operatori COVID-19 sia medici che amministrativi il paese ha dedicato manifesti e passaggi televisivi di gratitudine, ed una programmazione seria di professionalità mediche specialistiche per ogni intrinseca disciplina si incomincia a fare forse e, per la prima volta verosimilmente, una serie di interventi altamente auspicabili e dignitosi di una struttura aziendale che voglia operare, così come si deve, in ambito sanitario con profilo elevato di efficacia nel famigerato cloud del risk management!

  4. Credo proprio che non possono fare niente in quanto la somministrazione tra le pubbliche amministrazioni non è più concesso.
    Potrebbero fare un avviso pubblico ma su quale criterio? Non aiuterebbero a nessuno…
    Quindi sono convinto che questo chiacchiericcio è puro frutto di fantasia.
    Speriamo solo in un ospedale migliore dove veramente in primis venga considerato il malato.

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