CANDIDATI SURREALI E PROGRAMMI FANTASTICI

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  PEPPE ROCK e1620295406513 CANDIDATI SURREALI E PROGRAMMI FANTASTICI

 –   di Peppe Rock Suppa   –                                  

In Italia è sempre bello vedere come saltano fuori improbabili personaggi che si candidano con partiti improvvisati e programmi surreali e non li prenderebbe neppure una clinica psichiatrica. Alcuni sono davvero imperdibili, la cosa che li accomuna è che sono tutti complottisti. Non poteva mancare Antonio Pappalardo, generale dei carabinieri in pensione, leader del Movimento Gilet Arancioni (mai capito perché scelgano sempre i gilet segnaletici, ma sicuramente ha scelto l’arancione perché in Francia c’erano già stati i gilet gialli), che poi se lo vedi non ce I’ha neppure il gilet ma la giacca arancione si (avrebbe dovuto fondare un Partito delle Carote). Comunque il programma pappalardesco è a prova di bomba: Fatemi capo del governo. Faccio stampare la lira italica e il giorno dopo vi arriva a casa. Non ho capito se poi a casa ci manda anche la scatola del Monopoli o quella dobbiamo comprarla noi con l’euro. E questo era pure generale dei carabinieri, ok. In pensione però ci si annoia, qualcosa doveva pur inventarsi. Altro fenomeno è Gianluigi Paragone, che per me è un vero enigma. Prima era della Lega (quando la IMG 20220821 153001 CANDIDATI SURREALI E PROGRAMMI FANTASTICILega era separatista), poi è stato eletto con il M5S, poi all’interno di questa legislatura è uscito, si è paragonato a se stesso (ecco perché si chiama così), e ha formato un partito suo (in Italia lo fanno tutti prima o poi), Italexit, che sembra il nome di un Frecciarossa per andare a fare un giro in Europa e invece vorrebbe solo fare il verso alla Brexit, di cui perfino gli stessi inglesi si sono rotti le palle, e cioè uscire dall’UE. Ora, mi chiedo, chi voterà Italexit? Neppure il generale Pappalardo, che cazzo almeno potevano allearsi, ma nelle loro fantasie potrebbero allearsi dopo: Italexit esce dall’euro e Pappalardo stampa la lira italica e ve la manda a casa (non è ben specificato quante lire italiche ci mandi a casa, dipenderà da quante ne stampa). Ovviamente anche Paragone è un No vax, No greenpass, No Tav, No euro, No tutto. Ha imbarcato pure Stefano Puzzer ve lo ricordate? Quello dei portuali No pass, il quale ha dichiarato: «Dobbiamo uscire dalla dittatura, e smettere di mandare le armi in Ucraina. La dittatura ovviamente era rappresentata dal governo Draghi, dal vaccino e dal Greenpass, e anche dal fatto che siamo nella Nato e non un paese della Federazione russa. Sono davvero fantastici. Quindi via dal M5S e dentro Italexit. Si fosse chiamato Paragonexit avrebbe almeno previsto quello che succederà a Paragone. Purtroppo temo che ce lo ritroveremo sempre in tv. E Mario Adinolfi, che dire di Adinolfi? Molti dicono lasciamo stare Adinolfi, è come sparare sulla Croce Rossa. A parte che dopo il body positivity di Vanessa Incontrada acclamata dai napoletani e da Vanity Fair con “Sei bellissima” solo perché grassa, possiamo dire che è molto, molto più bello della Incontrada. Il bellissimo Adinolfi, che è anche cristianissimo, che ha battuto il record di voti con il suo Popolo della Famiglia a Ventotene (zero voti, alla faccia del popolo, non I’ha votato neppure un suo familiare), fonda un nuovo partito, Alternativa per l’Italia, insieme a Simone di Stefano, fascista dichiarato di Casa Pound (bella alternativa, complimenti). Ma magari questa volta il bellissimo Adinolfi un voto, uno solo (di Di Stefano) lo prende.