“La caduta del governo Draghi è senza dubbio una buona notizia. Sarà difficile, per non dire impossibile, che sulla poltrona più importante del governo italiano potrà sedere in futuro una persona più dannosa, più antitaliana, di quella di Mario Draghi” lo afferma Antonello Cresti, vicepresidente nazionale di Ancora Italia-Uniti per la Costituzione.
“Noi sappiamo anche però che questa crisi è stata provocata dallo stesso premier forzando la mano in una richiesta esplicita di pieni poteri, come se la dialettica parlamentare non fosse già profondamente compromessa. Questo vuol dire che se ne va un protagonista negativo di questa stagione politica . Resta evidentemente un sistema che va smantellato” aggiunge Cresti.
Che conclude “in attesa di sapere se le Camere verranno sciolte e quando saremo chiamati alle urne, noi ribadiamo di non arretrare di un millimetro, continuando le nostre battaglie sui territori, con la consapevolezza che ci faremo trovare pronti con quello che è il vero appuntamento con la storia, ovvero le prossime elezioni, che siano ad ottobre o più avanti. Lì si giocheranno le sorti del nostro destino, quindi ciascuno si appresti ad essere protagonista di questa lotta di liberazione. Noi lo saremo!”.