ROMA – «Merita il nostro plauso, ma soprattutto si rivela degna di concreti approfondimenti, la brillante iniziativa della Regione Lombardia per incentivare, sul territorio, lo sblocco del vincolo di esclusività degli infermieri italiani.
Siamo di fronte ad uno dei capisaldi delle nostre battaglie, ad uno degli obiettivi che ci siamo prefissati di realizzare da lungo tempo. Non dimentichiamo che siamo stati anche protagonisti di manifestazioni di piazza per raccontare alla collettività la necessità di portare a compimento una serie di norme che consentano di svolgere la libera professione anche da parte degli infermieri e dei colleghi delle altre professioni sanitarie, al pari di quanto già avviene per i medici».
Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up.
«Certo, siamo in attesa di approfondire come la competente penna del consigliere Giulio Gallera abbia inteso superare i reiterati dubbi di legittimità Costituzionale che, nel passato, non hanno consentito ad altre regioni di agire sulla medesima leva della libera professione.
Ciò doverosamente premesso, accogliamo positivamente la notizia che la Regione Lombardia intenda valorizzare la professionalità infermieristica (e chiediamo di includere anche le altre professioni sanitarie giuridicamente affini), attraverso questa proposta di legge firmata anche da Simona Tironi, e siamo pronti a collaborare fattivamente con la politica, e di fornire il nostro contributo per portare a segno questo importante risultato, che a fronte dell’inerzia a livello centrale, potrebbe costituire un buon viatico affinché ciò che non viene fatto a Roma, e davvero non ne comprendiamo la ragione, possa in qualche modo essere tentato dai governi locali partendo da una delle principali regioni del nostro stivale.
Due le modalità previste: l’istituzione del Direttore assistenziale e la deroga al rapporto di esclusività degli infermieri, quantomeno a livello regionale.
Di Giulio Gallera, oggi presidente della Commissione regionale Programmazione e Bilancio della Regione Lombardia, conosciamo bene opera ed azione durante il Covid, nei mesi di emergenza che lo hanno visto in prima linea in un territorio che era il più martoriato dai contagi, e soprattutto il suo mettere a nudo determinate verità, spesso scomode.
Vorrei ricordare che la Lombardia è un territorio che ha sofferto come pochi la pandemia e che, strategicamente riveste, oggi più che mai, un ruolo fondamentale per l’intero impianto del SSN italiano, con un enorme bacino di utenza ed impellenti necessità di sanare lacune come la carenza di infermieri (9500 unità mancanti).
Non è detto che nei prossimi giorni non possa esserci da parte nostra, continua De Palma, un contatto diretto con Gallera, per approfondire la questione e per comprendere meglio i contenuti di questo disegno di legge, non mancando di ricordare che l’indispensabile ripartenza della sanità italiana passa gioco forza per lo sblocco del vincolo di esclusività per tutti gli infermieri italiani e per i colleghi delle altre professioni sanitarie, tutti pronti a offrire il loro contributo per cementificare il rapporto tra sanità pubblica e privata e correre in aiuto del rilancio della sanità di prossimità, obiettivo che rappresenta il perno della Missione 6 del nuovo Pnrr», conclude De Palma.