Gentile signora, ho letto (anche da altre fonti) le riflessioni che lei ha incollato sulla sua pagina Facebook. Praticamente è la prima volta di un “suo” scritto. Non ho ho memoria della sua attività parlamentare nelle due commissioni cui partecipa. D’altra parte non ho alcuna notizia di una sua presenza sul territorio in cui lei, con meno di 60 voti alle primarie del M5S si è classificata, unicamente perché donna, e per trascinamento eletta purtroppo in Parlamento. Ma non è l’unica che ha vinto il gratta e vinci a discapito del popolo italiano. I politici si giudicano da quello che fanno, quindi lei non esiste. Siccome, come il suo mentore, l’ambizione non ha confine, alla fine si crede di essere qualcuno o addirittura qualcosa. Si ricandidi, la prego e vedremo chi ha ragione se l’opportunismo e l’autoreferenzialità oppure il senso dello Stato e il dovere di rappresentanza verso il popolo. Come diceva una vecchia battuta che per lei si addice molto: “Si ricordi per chi bara c’è la bara”.