I CONSIGLIERI DI ‘GUARDIA SEI TU’: “IL NOSTRO È DIVENTATO IL PAESE DEL NON ESSERCI”
GUARDIA SANFRAMONDI (BN) – È certamente un periodo poco felice e facile da gestire, quello dei cittadini di Guardia Sanframondi che in questi giorni si stanno vedendo recapitare a casa la tassa per la spazzatura: i contribuenti, infatti, stanno ricevendo dalla Casa Comunale missive che recano aumenti consistenti della TARI e si trovano a dover necessariamente sostenere costi eccessivi. Uno schiaffo, una beffa, se si considera che, di contro, i cittadini non ricevono nulla di concreto e consistente, se non un evidente dato di fatto: “Gli attuali amministratori comunali – dichiara il gruppo di opposizione consiliare ‘Guardia sei tu’ – hanno ben saputo come fare per aumentare le loro singole indennità di carica, senza pensare minimamente di gestire le entrate previste dai considerevoli aumenti investendo, ad esempio, nella cultura e nel merito. Avrebbero potuto istituire borse di studio per studenti meritevoli come invece era stato fatto dalla precedente Amministrazione Comunale”.
Aumenti, dunque, a Guardia Sanframondi tutto aumenta: aumentano le entrate comunali grazie a fondi del Ministero, aumentano le indennità di carica degli amministratori e – ahinoi! – aumenta la pressione fiscale sui cittadini contribuenti. Qualcosa, però, diminuisce: “Sono ridotti sempre più all’osso gli aiuti alle imprese e alle associazioni locali – prosegue la compagine di guardiese – in un crescendo di insoddisfazione e di fughe fuori paese, come accaduto per alcuni eventi e manifestazioni per cui sono state scelte altre location a causa della burocrazia comunale di Guardia. Il risultato è che il calendario estivo degli eventi è caratterizzato da quelle poche ma importanti manifestazioni organizzate da associazioni che potremmo definire superstiti”.
A tal proposito, è doveroso precisare che l’Ente non risulta essere strutturalmente deficitario, come si legge nel parere dell’Organo di Revisione e, pertanto, il Comune, e per esso l’Amministrazione Comunale, è nelle condizioni di poter programmare al meglio le azioni di governo che si intendono perseguire nell’interesse dell’intera comunità.
Guardia è ferma, tutto è fermo e tutto tace. “Siamo diventati il paese in cui l’ ‘esserci’ è divenuto un ‘non esserci’ – prosegue il gruppo di opposizione – È evidente a tutti lo stato in cui versa il nostro borgo, nonostante i proclami elettorali dicessero il contrario: le strade rurali sono abbandonate, le vie cittadine ospitano perennemente buche e lavori in corso che durano settimane, addirittura mesi. Basti pensare al cantiere per la realizzazione dell’asilo nido in via Napoli con macerie ovunque e lavori praticamente fermi, per non parlare dei fossi di via Vecchio Tratturo o dell’ingresso principale del cimitero che, da mesi ormai, è interdetto al pubblico tramite semplici transenne perché non si riesce a venire a capo della questione pini pericolanti e pericolosi”.
Ci sarebbe molto da aggiungere: cestini della spazzatura colmi per giorni e non sgomberati, rifiuti abbandonati, sia nelle strade del centro urbano, sia in periferia o nelle strade di campagna. Non è tutto. “I lavori alla Villetta Comunale si protraggono da mesi, ma non si vede ancora nessun risultato, se non mucchi di terreno e un cartello recante la dicitura ‘Chiuso per lavori’, affisso molto tempo dopo la chiusura della stessa Villetta e senza alcuna spiegazione data ai cittadini e ai fruitori dell’area ricreativa”.
Guardia Sanframondi è anche il paese che vede il rifacimento delle strisce pedonali e degli stalli per la sosta, che però dopo pochi giorni sono già sbiaditi: se questo è il risultato di lavori fatti a regola d’arte giudicatelo voi! Un paese abbandonato, assente nelle grandi opere e soprattutto nei servizi essenziali.
Le conclusioni della compagine di opposizione: “Non bastano foto e selfie che raccontano pezzi ridotti di realtà, piuttosto occorrerebbe una immagine complessiva del paese che vada a narrare ciò che è la verità. Il nostro è un paese caduto nell’oblio, dove i risultati tardano ad arrivare, eppure l’attuale Amministrazione si professa paladina del nuovo e del fatto bene. Forse è il caso di agire e di iniziare davvero a ‘esserci’, possibilmente nei fatti, non solo nelle parole”.