PD & COSE MAI VISTE…LA PRESIDENTE USCENTE SI CONGRATULA DEL SUO FALLIMENTO…QUANTA MODESTIA!

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   –   di Francesca Nardi   –       

INCIAMPI POLITICI PD & COSE MAI VISTE…LA PRESIDENTE USCENTE SI CONGRATULA DEL SUO FALLIMENTO…QUANTA MODESTIA! Potrebbe anche darsi che il cosiddetto “pensiero politico” abbia la stessa facoltà di mutare rapidamente, esattamente come l’umore, soprattutto quando l’eroica foga ideal politica del giorno prima, che muterà rapidamente il giorno dopo,  non ti appartiene intimamente, ma ha la precisa utilità funzionale, della matassina multicolore, che porti accanto all’Io, dalla quale trai con cura il filo giusto, per rammendare un eventuale strappo e  riassestarti con cura, dopo ogni perturbazione, su quello strapuntino che accoglie da tempo immemorabile il tuo “deretan vezzoso”, cioè dei/lle soliti/e noti/e. E’ appena il caso di evidenziare però che…mai, come in occasione del commissariamento del Pd campano e casertano di poco tempo fa, parole “avvacanti” e non, toni, vezzeggiamenti ed apprezzamenti, nonché tutto ciò che poteva essere spalmato mielosamente, nel tempo e nello spazio, hanno subito variazioni con una tale rapidità, da rappresentare esattamente il contrario di ciò che sarebbe stato utile e coerente dimostrare…Ma…in certi frangenti, ce la va sans dire, l’utile sta esattamente ed esclusivamente nella possibilità di mantenere fisso, il famoso strapuntino, che potrà anche cambiare forma e definizione…Non- ce- ne- frega- niente!, purché ci mantenga, larghi o stretti, all’interno del cerchio magico e si possano scorrere le rassegne stampa quotidianamente, sunteggiare con grazia, scegliere l’argomento del giorno con grande acume e mandare comunicati a scroscio, debitamente accorati o altrettanto opportunamente sdegnati, sia sull’etica ed estetica del vago ondeggiar del sicomoro, che sulle nuove teorie del nulla parlato e cantato. Un commissariamento quello del Pd, che è stato determinato da una strategia volgar-individualista,  che non ha tenuto in minimo conto, la necessità di offrire, a distanza di meno di un anno dalle Politiche, che si presentano pietosamente all’orizzonte, un quadro appena appena decente, dell’unitarietà di un partito che, almeno da queste parti, grazie ai signorotti di estrazione aurunca e litoranea e alle gentili donzelle di corte, che mantengono la coda delle loro giacche, sembrava essersi impegnato esclusivamente nella corrida dell’autoeliminazione. Un commissariamento invocato quasi, in nome di un rancore sordo e personalissimo, svenduto e contrabbandato per ragion di stato campano…un commissariamento che, in maniera gattopardesca è stato scritto ed orchestrato a tavolino, con la stessa vanesia, spocchiosa prosopopea, di chi, inseguendo il pio pio degli uccellini partoriti dalla boria, preparava in nome del proprio livore, il fallimento di un partito. A furia di sbattute in petto ed accodandosi a nomi di una certa risonanza, come del Basso De Caro che, alla prima occasione darà la giravolta al mucchio… la graziosa e querula presidente provinciale del Pd, si affrettava a scattare sull’attenti e a ciancicare ragioni inossidabili, affinché apparisse sacra la preorganizzata manovra dell’uscita dall’assemblea regionale, per far venir meno il numero legale e dichiarare lo sfascio ufficiale del partito, quasi che lo sfascio non fosse stato provocato dalle manie espansionistico-sotterranee di Oliviero e dei suoi boys and girls allegati nonché dal procedere a bordo vasca, della servitù in carica. E fosse tutto qui!, ma non è tutto qui, dal momento che appena dietro l’angolo della cosiddetta politica de noautri, spuntò il treno dei commissari de Roma…la querula Camilla si precipitò a glorificare l’operato di là da venire del Boccia e del Mauri. A Obama diedero il Nobel prima di cominciare …ecco…lo spirito è praticamente quello!… Perché loro non pensano in genere, ma quando pensano lo fanno in grande…Ebbene con l’immediatezza che contraddistingue lo stile della presidente uscente del Pd, forse davvero troppo immediato, visto che, negando ogni possibile ‘ntecchia di spazio alla riflessione, la stessa si diede a sciogliere carmi in onore dei nuovi venuti, portatori del verbo…dimenticando o forse, intimamente orgogliosa, di essere la prima presidente di un partito che si congratulava per essere stata commissariata…praticamente bocciata… Si congratulava con chi stava celebrando il suo fallimento…cos ‘ e pazz!, ed inoltre, ancora più ignara della paradossale gravità dell’atteggiamento, la presidente uscente, insisteva nelle formule di benvenuto, celebrando in automatico la sua vittoria personale…essere riuscita per la prima volta ad evitare che un  casertano fosse nominato alla guida del Pd…Detto tra noi, a bassa voce…molto bassa…contenti voi…ma cercate di non farlo sapere…questa ultima cosa delle congratulazioni…meglio evitare…Hasta la vista!, ah…a proposito! Tutta questa sceneggiata praticamente immorale, soltanto per impedire a Stefano Graziano di diventare segretario del Pd…E voi la chiamate politica questa?, ma davvero? Hasta la verguenza!