SANTA MARIA CAPUA VETERE – «Al di là dei toni entusiastici con i quali il consigliere comunale Giuseppe Casino si è intestato risultati mirabolanti a proposito dello Stir, la realtà è che stamattina, ancora una volta, la città e in particolare il rione Sant’Andrea si sono svegliati tra i cattivi odori provenienti dall’impianto». Così Raffaele Aveta, leader dell’opposizione a Santa Maria Capua Vetere, interviene sulla vicenda dello stabilimento gestito dalla Gisec per il trattamento dei rifiuti.
«Il presidente della quarta commissione consiliare – spiega Aveta – ha dimenticato, nella fretta di mettere il cappello sulla riunione con la Gisec alla quale ha partecipato anche il sindaco Mirra, di riconoscere che quella stessa riunione non sarebbe mai stata convocata se non l’avessimo chiesta, più e più volte, noi del gruppo “Alleanza per la città – M5S – Verdi”. Nella foga di decantare il “maniacale miglioramento dell’impianto antincendio” e la “abituale competenza” del sindaco sammaritano, si glissa sul fatto che gli stessi tecnici della Gisec hanno ammesso che i lavori di adeguamento dell’impianto non sono ancora completati e sono in notevole ritardo rispetto al cronoprogramma fissato, che ne prevedeva la conclusione entro il 2020».
Quanto alle maleodoranze provenienti dallo Stir, «non merita neanche di essere commentata l’affermazione secondo cui sarebbe addirittura stato “azzerato l’impatto odorifero”. Basterebbe andare a chiedere cosa ne pensano i cittadini di Sant’Andrea», conclude Aveta.
«Sebbene ci sia stato un miglioramento dell’impatto odorigeno – commentano i consiglieri Danilo Talento e Italo Crisileo – riteniamo abbastanza prematuro e inappropriato parlare di “azzeramento dell’impatto odorigeno”, in quanto gli stessi tecnici della Gisec hanno riferito che lo stato dei lavori preannunciati negli anni scorsi e volti al miglioramento delle maleodoranze, che per anni sono state motivo di disagio per i cittadini, soprattutto per i residenti del rione Sant’Andrea, è ancora fermo al 70%».