NAPOLI – “Pensare di demedicalizzare le ambulanze, cioè di eliminarne il medico a bordo, come sembrerebbe stia avvenendo in Toscana e in Campania, è un errore grave”. Lo afferma Alfonso Lorusso, Referente Nazionale dell’ Area Psicosociogiuridica del Saues, sindacato autonomo urgenza emergenza sanitaria che spiega: “Il medico a bordo delle ambulanze può innanzitutto scongiurare il peggioramento di un quadro clinico severo, può mettere i colleghi dei pronto soccorso nelle condizioni di convertire più agevolmente eventuali condizioni cliniche complesse, può in altri termini, salvare molte vite”.
“Ma il medico a bordo di un’ambulanza – tiene a sottolineare Lorusso – può in moltissimi casi valutare e seguire il paziente a domicilio ed evitare, come spesso accade, che vada impropriamente ad intasare i pronto soccorso congestionandoli oltremodo”.
“E’ chiaro che la soluzione ad una crisi strutturale come quella della carenza dei medici del 118 o dei Pronto Soccorso non si affronta tagliando mansioni o affidando ad altri responsabilità sulle quali non hanno piena competenza”. Per Lorusso “serve intanto scongiurare l’esodo dei medici di emergenza verso altri servizi meno rischiosi e meglio remunerati e consentire ai convenzionati dell’emergenza territoriale il passaggio alla dipendenza”.
