GIOVINE: “NECESSARIO VIGILARE SUL SAI DI CASERTA, PARTECIPERO’ AL CORTEO DEL 18 GIUGNO PER CHIEDERE UN’ACCOGLIENZA DEGNA”

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Ieri sera, mi sono recato presso alcune abitazioni nelle quali ci sono gli accolti del progetto SAI (Ex SPRAR) Ordinari di Caserta, gestito dalla Cooperativa Esculapio in partenariato con altri Enti.
Gli scenari che mi sono trovato di fronte rappresentano qualcosa di inquietante: case dove brulicano insetti, appartamenti senza caldaie funzionanti, le persone in accoglienza che hanno dovuto affrontare l’inverno senza riscaldamento né acqua calda; elettrodomestici non funzionanti, servizi igienici fuori uso ed in numero insufficiente a fronte delle persone presenti in casa: per quasi 20 persone, una sola doccia funzionante.
Insomma, le condizioni igienico-sanitarie ritengo siano improponibili. Gli accoIti con cui ho parlato mi raccontavano di non essere coinvolti in attività di inclusione sociale, di non star frequentando scuola di italiano, di non partecipare a corsi di formazione professionale.
Credo che l’accoglienza sia una cosa estremamente seria, che testimonia il grado di civiltà di una società, oltre ad essere un obbligo che scaturisce dalla normativa europea ed italiana.
La guerra in Ucraina ha portato con dirompenza nel dibattito pubblico la tematica dei rifugiati, di chi scappa dai drammi dei conflitti, della solidarietà da esercitare. Non voglio pensare che nel mio Comune, quello dove vivo ed esercito la funzione di Consigliere Comunale, ci siano persone tenute in queste condizioni indignitose e che siano pure pagate con fondi pubblici.
In passato, Caserta ha acquisito una reputazione importante in tema di accoglienza e inclusione sociale: il Progetto SAI era citato da alte cariche dello Stato come un modello di buone prassi. Ispezioni ad opera del Ministero degli Interni si concludevano con i complimenti alla nostra città.
Di tutto questo, il Sindaco Marino e la sua Giunta hanno degli importanti meriti. Ciò rende ancora più insopportabile la caduta in basso di quest’esperienza, sulla quale evidentemente non c’è stato un adeguato monitoraggio, considerando che l’accumulo di criticità non rende credibile un loro recente verificarsi.
Per la verità, la Cooperativa Esculapio ha già dei precedenti importanti: nel novembre 2019 il Comune di Scisciano sospendeva il servizio residenziale della Comunità alloggio per minori “Mamma Chioccia” gestita dalla suddetta Cooperativa, facendo riferimento ad una visita nei locali da parte della Procura, nella quale si era riscontrato che la struttura era “fatiscente”, “lurida”, che i minori “vengono puniti” anche privandoli delle visite dei genitori.
Oggi pomeriggio, mi recherò pertanto dagli organi competenti per segnalare e denunciare quanto ho avuto modo di appurare. Ho tenuto aggiornati alcuni componenti della maggioranza, poiché ritengo il tema di estrema serietà, non derubricabile ad una sterile dialettica tra maggioranza e opposizione, ma sul quale dobbiamo cercare sinergia e cooperazione.
Perché l’inclusione sociale e la sana accoglienza diffusa e pubblica, non sono un tema solo di qualcuno, ma di tutti. E’ auspicabile pertanto che emergano le responsabilità di questa situazione incresciosa, e che quanto prima l’Amministrazione disponga tutti gli atti necessari per porre un termine a questa vergogna per la nostra città.
Per conto mio, invito il Sindaco e tutti i componenti della maggioranza di Consiglio e di Giunta, a partecipare alla Manifestazione pubblica che si terrà a Caserta il 18 giugno, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, affinché quest’occasione non rappresenti per le Istituzioni Locali una pura e formale celebrazione, ma un momento in cui intervenire in modo concreto sull’Accoglienza e l’inclusione sul nostro territorio di chi fugge dalle guerre.
Al termine del corteo, chiederò di essere ricevuto in Prefettura, al fine di rappresentare anche ai delegati del Governo sul territorio le criticità riscontrate. E’ mia intenzione restare a disposizione dei richiedenti la protezione internazionale accolti a Caserta nel vigilare per un’accoglienza dignitosa.