RECALE – Il sindaco di Recale Raffaele Porfidia ha risposto alle dichiarazioni rilasciare dal presidente del Consiglio Francesco Ommeniello, nonché candidato nella lista avversaria: ‘Mi dispiace che debba smentire di nuovo le dichiarazioni del candidato Ommeniello Francesco della lista n. 2 che vedo molto distratto in questo periodo. Premesso che sono rammaricato che il presidente Ommeniello, solo perché è stato fatto il suo nome per motivi prettamente politici durante il confronto elettorale tra candidati sindaci, si sia irritato: come faccio a farmi capire dai cittadini e quindi difendermi senza proferire il nome di chi mi contesta in tutte le case di Recale? (Io non ho problemi, avendo la coscienza pulita, di chiarire i fatti in pubblico). E veniamo ai fatti.
Innanzitutto non ci risulta che ad oggi il presidente Ommeniello abbia lasciato la maggioranza o abbia mai preso le distanze dalla stessa: fino ad ora ha sempre votato favorevolmente senza mai astenersi tutte le delibere proposte da questa maggioranza (addirittura ha approvato il bilancio di previsione 2022 e il rendiconto 2021).
Mi si contesta di aver inserito un terreno (prima di tutto stiamo parlando di un intero comparto e quindi di vari terreni appartenenti a più proprietari) nel Piano Urbanistico Comunale rendendo lo stesso edificabile e precisamente come zona ERS (Edilizia Residenziale Sociale), cioè una zona dove si possono edificare appartamenti per le giovani coppie che hanno l’esigenza di una casa per sposarsi. Mi dispiace che debba smentirlo provando quanto dico: quel comparto è stato identificato come zona ERS con la delibera di Consiglio Comunale n. 5 del 27/02/2010 (epoca in cui io non ero consigliere comunale e nessuno del mio nucleo familiare deteneva la proprietà del suddetto terreno) ed approvata con la presenza di 16 consiglieri comunali con 11 voti a favore (la maggioranza dell’epoca) e 5 astenuti (la minoranza). Tra i presenti della maggioranza è riportato (dal segretario comunale-pubblico ufficiale) anche Ommeniello Francesco (VEDI PAG. 19 e 20 della delibera di C.C., che si allegano a questo comunicato): ritengo che Ommeniello abbia letto tutt’altra delibera quando dice che non l’ha votata. E’ quella delibera che identifica quel comparto come zona ERS, in quanto la legge regionale ai fini della validità del PUC pretende la identificazione delle zone ERS che sono considerate come edilizia sociale e, pertanto, alla stregua di un pubblico interesse. Quella delibera, considerata come variante allo strumento urbanistico, da quel momento in poi cambiava la destinazione urbanistica del comparto (quindi possiamo affermare che la destinazione urbanistica è stata cambiata con quella delibera del 2010 e non da questa amministrazione). Quando la provincia ha preteso per l’approvazione del PUC le zone ERS, l’ufficio tecnico ha evidenziato che la delibera approvata nel 2010 era ancora vigente, perché mai revocata dalle amministrazioni che mi hanno preceduto e pertanto un mancato recepimento senza motivo era ingiustificato. Quindi questa amministrazione ha solo preso atto di una situazione oramai consolidata ed il sottoscritto, come già evidenziato durante il confronto, non ha votato tale delibera perché Ommeniello mi contestava un conflitto di interesse, tra l’altro inesistente, ed io in buona fede pur di assecondarlo (all’oscuro del disegno politico che stava tramando ai danni della maggioranza) ho preferito non partecipare alla giunta lasciando liberi gli assessori (intendo senza la mia presenza) di votare in scienza e coscienza: la giunta nell’interesse di Recale ha votato la delibera del 29/06/2021. Oggi io mi assumo la responsabilità politica di quella delibera di GM in quanto approvata nell’interesse di Recale e dei giovani.
Riguardo ai 700 mila euro che sarebbero stati stanziati per urbanizzare il comparto si tratta di una notizia non vera, in quanto ci si riferisce ai lavori (è l’oggetto della delibera) per lo sfondamento di via Carducci, via D’Annunzio e della ristrutturazione di via Petrarca e via Dante. I lavori deliberati con giunta municipale n. 23 del 15/02/2010, presieduta dal vicesindaco dell’epoca Ommeniello Francesco, sono stati rivisitati più volte anche perché gli stessi furono sospesi dall’amministrazione Vestini senza alcun motivo (forse io e il presidente Ommeniello abbiamo letto delibere diverse)
Sono mortificato ma ho dovuto smentire le notizie da lui pubblicate, così come da lui richiesto e con dati alla mano’.
Innanzitutto non ci risulta che ad oggi il presidente Ommeniello abbia lasciato la maggioranza o abbia mai preso le distanze dalla stessa: fino ad ora ha sempre votato favorevolmente senza mai astenersi tutte le delibere proposte da questa maggioranza (addirittura ha approvato il bilancio di previsione 2022 e il rendiconto 2021).
Mi si contesta di aver inserito un terreno (prima di tutto stiamo parlando di un intero comparto e quindi di vari terreni appartenenti a più proprietari) nel Piano Urbanistico Comunale rendendo lo stesso edificabile e precisamente come zona ERS (Edilizia Residenziale Sociale), cioè una zona dove si possono edificare appartamenti per le giovani coppie che hanno l’esigenza di una casa per sposarsi. Mi dispiace che debba smentirlo provando quanto dico: quel comparto è stato identificato come zona ERS con la delibera di Consiglio Comunale n. 5 del 27/02/2010 (epoca in cui io non ero consigliere comunale e nessuno del mio nucleo familiare deteneva la proprietà del suddetto terreno) ed approvata con la presenza di 16 consiglieri comunali con 11 voti a favore (la maggioranza dell’epoca) e 5 astenuti (la minoranza). Tra i presenti della maggioranza è riportato (dal segretario comunale-pubblico ufficiale) anche Ommeniello Francesco (VEDI PAG. 19 e 20 della delibera di C.C., che si allegano a questo comunicato): ritengo che Ommeniello abbia letto tutt’altra delibera quando dice che non l’ha votata. E’ quella delibera che identifica quel comparto come zona ERS, in quanto la legge regionale ai fini della validità del PUC pretende la identificazione delle zone ERS che sono considerate come edilizia sociale e, pertanto, alla stregua di un pubblico interesse. Quella delibera, considerata come variante allo strumento urbanistico, da quel momento in poi cambiava la destinazione urbanistica del comparto (quindi possiamo affermare che la destinazione urbanistica è stata cambiata con quella delibera del 2010 e non da questa amministrazione). Quando la provincia ha preteso per l’approvazione del PUC le zone ERS, l’ufficio tecnico ha evidenziato che la delibera approvata nel 2010 era ancora vigente, perché mai revocata dalle amministrazioni che mi hanno preceduto e pertanto un mancato recepimento senza motivo era ingiustificato. Quindi questa amministrazione ha solo preso atto di una situazione oramai consolidata ed il sottoscritto, come già evidenziato durante il confronto, non ha votato tale delibera perché Ommeniello mi contestava un conflitto di interesse, tra l’altro inesistente, ed io in buona fede pur di assecondarlo (all’oscuro del disegno politico che stava tramando ai danni della maggioranza) ho preferito non partecipare alla giunta lasciando liberi gli assessori (intendo senza la mia presenza) di votare in scienza e coscienza: la giunta nell’interesse di Recale ha votato la delibera del 29/06/2021. Oggi io mi assumo la responsabilità politica di quella delibera di GM in quanto approvata nell’interesse di Recale e dei giovani.
Riguardo ai 700 mila euro che sarebbero stati stanziati per urbanizzare il comparto si tratta di una notizia non vera, in quanto ci si riferisce ai lavori (è l’oggetto della delibera) per lo sfondamento di via Carducci, via D’Annunzio e della ristrutturazione di via Petrarca e via Dante. I lavori deliberati con giunta municipale n. 23 del 15/02/2010, presieduta dal vicesindaco dell’epoca Ommeniello Francesco, sono stati rivisitati più volte anche perché gli stessi furono sospesi dall’amministrazione Vestini senza alcun motivo (forse io e il presidente Ommeniello abbiamo letto delibere diverse)
Sono mortificato ma ho dovuto smentire le notizie da lui pubblicate, così come da lui richiesto e con dati alla mano’.