RECALE – A poche ore dalla chiusura della campagna elettorale, Domenico Di Maio, attuale vice sindaco dell’amministrazione Porfidia, nonchè candidato al prossimo consiglio comunale per la lista ‘sìAmo Recale’, ha ritenuto opportuno precisare la sua posizione riguardo notizie non corrispondenti alla realtà dei fatti, apparse su alcuni organi di informazioni in queste ore:
«Sono state pubblicate notizie improprie riguardo a fatti, legati ad un’inchiesta della magistratura relativa alla ricettazione di componenti di autovetture. Devo riportare integralmente, per amore della realtà fattuale, cio’ che il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha concluso riguardo la mia posizione: ‘Non si ritiene raggiunta la gravità indiziaria della sua partecipazione all’associazione trattandosi solo di un soggetto talvolta acquirente dei pezzi delle vetture, che “noleggia” delle vetture a Dossi. Dalle conversazione emerge un reciproco scambio di favori (do ut des) ma lo stesso (prigr. 4803) si riferisce al gruppo di Dossi come a “quelli che usano le macchine gratis” criticando questo aspetto, A CONFERMA CHE SIA UN SOGGETTO DEL TUTTO ESTRANEO ALL’ASSOCIAZIONE’.
Le illazioni poste in essere non fermeranno la mia voglia di rappresentare la comunità a cui sono orgoglioso di appartenere con la tenacia e trasparenza di sempre».
Poi aggiunge ancora un chiarimento: ” Nonostante i chiarimenti forniti alla cittadinanza sul mio caso, mi vedo costretto, mio malgrado, a replicare visto il particolare accanimento nei miei confronti, piuttosto che una presa d’atto di quanto validato da un giudice. Per cui, riservandomi nelle opportune sedi azioni legali nei confronti di chi diffama intenzionalmente, ci tengo a precisare, ancora una volta, che la falsità di una notizia consiste anche nel non riportarla fedelmente per intero. Ciò fa sì che il lettore formi opinioni solo sulla scorta di quanto si è voluto loro riferire. Diversa è invece l’opinione di chi liberamente valuta tenendo conto di quanto abbia deciso anche un giudice che nel caso specifico mi ha dichiarato estraneo ai fatti. I miei avvocati stanno altresì valutando la possibilità di portare il caso all’ordine dei giornalisti”