NAPOLI – Libero accesso alla Facoltà di Medicina, passaggio alla dipendenza dei medici convenzionati di emergenza territoriale, collocazione in sovrannumero nella scuola di specializzazione dei giovani medici convenzionati di emergenza territoriale, istituzione del Dipartimento Integrato di Emergenza Territoriale Aziendale con le relative Unità Operative, adeguata formazione professionale del personale di Emergenza Territoriale, uniformità del servizio di emergenza territoriale, integrazione territorio-ospedale in emergenza, indennità aggiuntiva per i medici dipendenti di Pronto Soccorso e di Emergenza Territoriale per evitarne la fuga in altri Servizi.
Sono questi alcuni dei punti chiave del SIEST, il Progetto di sistema integrato di emergenza sanitaria territoriale, elaborato dal Saues, sindacato autonomo urgenza emergenza sanitaria e presentato al termine della seduta del Consiglio Nazionale svoltasi nel fine settimana all’Hotel Villa Teresa ad Ischia (Na).
Il progetto, ha spiegato il presidente nazionale del sindacato, Paolo Ficco, consta di due parti. La prima individua e analizza le criticità del servizio 118 e più in generale del servizio di emergenza, mentre la seconda articola, in maniera coerente, un sistema di risposte, di soluzioni.
“Sarà nostra cura – sottolinea Ficco –, nell’abito del dibattito e delle iniziative legislative in corso, trasmettere già nei prossimi giorni questa piattaforma di proposte alle istituzioni nazionali affinché possano costituire un proficuo contributo nel caso si valuti di unificare in un unico testo le diverse proposte o disegni di legge presentati per il riordino nazionale dei servizi di emergenza territoriale”.