ROMA – “Tra gli allevatori di bufale noi dobbiamo tutelare quelli virtuosi, ossia la stragrande maggioranza, dando loro strumenti e incentivi in maniera intelligente e togliendo ogni dubbio ai consumatori su ciò che vanno ad acquistare. Proprio come con la Peste Suina Africana nel nord Italia, è necessario nominare un commissario ad hoc come richiesto da me nel giugno 2021 al ministro della Salute, Roberto Speranza. Ci sono tante azioni da mettere in campo e non può essere lasciato tutto al seppur eccellente lavoro dei veterinari, i quali hanno un raggio limitato e devono essere sostenuti dallo Stato”. Lo dichiara il deputato Filippo Gallinella (M5S), presidente della commissione Agricoltura, a margine del question time tenutosi oggi a Montecitorio sul tema.
“Per addivenire a una risoluzione concreta – aggiunge – è necessario un approccio multidisciplinare, nominando un commissario che sia magari un esponente delle forze armate e che sappia superare ogni tipo di ingerenza o pressione, rimanendo slegato da dinamiche territoriali, il più laico possibile, che collabori con le autorità locali e fondi il suo operato sulle conoscenze dell’attuale task force che, però, ha poteri e margini di intervento limitati”.
“L’emergenza brucellosi, infatti, è in capo alla Regione Campania e rimane da anni irrisolta – prosegue Gallinella -. Credere di poter imbrigliare nelle maglie della burocrazia il contrasto ai patogeni significa condannarsi alla sconfitta. Per questo è necessario un controllo di rango superiore”.
“Vi sono diversi obiettivi da raggiungere. Innanzitutto va tutelata la biodiversità, preservando la razza autoctona mediterranea ed evitando sostituzioni con razze estere – continua – Va poi migliorata la biosicurezza degli allevamenti e per raggiungere questo obiettivo forse sarebbe meglio premiare i comportamenti virtuosi piuttosto che sostenere economicamente solo le perdite del capo di bestiame”.
“Tra i suggerimenti emersi sinora, vi è la necessità di opere idrauliche finalizzate a rendere sicura l’acqua con cui si dà da bere al bestiame o utilizzata per le pulizie – dichiara Gallinella – La maggior parte degli allevamenti nel casertano, infatti, sono uno accanto all’altro, in un’area depressa che si inonda facilmente e che, quando piove, fa sì che la brucella scorra da un allevamento all’altro, contaminando le acque superficiali”.
“Infine, dobbiamo contrastare duramente il traffico illecito di farmaci. I vaccini, infatti, sono illegali e vengono somministrati illecitamente: un giro che va fermato – conclude – Per far questo, come già suggerito dal Ministero della Salute all’ASL competente per territorio a maggio 2021, si deve puntare sul doppio esame: brucellosi e RB51, ovvero vaccino per capi bufalini”.