(f.n.) – Cerchiamo di essere seri, senza preconcetti e senza riserve…Da sempre sosteniamo che la politica, da troppo tempo inquini la sanità e di ciò, continuiamo ad essere profondamente convinti, dati e servizi alla mano. In provincia di Caserta, sia per quanto riguarda le strutture ed i servizi territoriali dell’Asl, sia per quanto riguarda l’Aorn, l’impronta della politica è addirittura un marchio a fuoco e come tale, indelebile e condizionante…Uomini e cose, carriere e servizi, privilegi e punizioni, raccomandazioni e decapitazioni, tutto dipende e deriva dal grado di intelligenza, dalla qualità umana, dalla capacità manageriale, dallo spessore della coscienza, dall’onestà, dalla cattiva e dalla buona fede, dagli interessi o dal raro disinteresse e dalla volontà dei singoli personaggi politici, che detengono nel tempo, il potere, in questo angolo del mondo. In terra aurunca da molti anni il potere politico e di conseguenza permeante la sanità, si chiama Gennaro Oliviero e tutto ciò che nel bene e nel male è accaduto nel tempo, è passato inequivocabilmente per le mani e per la mente dell’attuale Presidente del Consiglio regionale. La sua influenza si è diramata ed agganciata come un gigantesco artiglio alla sede centrale dell’Asl e sull’Aorn in generale, diventando morsa inamovibile ed impenetrabile sul PO San Rocco di Sessa Aurunca, la cui gestione è stata intimamente subordinata alla volontà di Gennaro Oliviero. Chiunque nella sua posizione di privilegio, avrebbe potuto e dovuto fare di quel Presidio, una eccellenza aurunca, un modello da seguire e da invidiare, un riferimento per qualsiasi branca specialistica o magari soltanto per due o tre, un polo sanitario particolarmente appetibile per qualsiasi professionista e non un luogo in cui nessuno vuole approdare…(notare il concorso per ginecologi) La particolare posizione logistica e paesaggistica, avrebbe contribuito a creare attorno al PO San Rocco e alla sua efficienza, una fama di indiscutibile qualità. Ma…evidentemente non sempre, anzi quasi mai, il potere si identifica e si sposa con la capacità gestionale di chi lo ha conquistato, grazie ad una serie di fortunati episodi elettorali che si sono perpetuati, probabilmente in virtù di una serie di piccole cambiali andate regolarmente all’incasso e che hanno provveduto, a rafforzare singole posizioni a discapito del cosiddetto bene comune…Ebbene, mentre i vari Di Iorio de noautri, tanto per fare un esempio, si sono moltiplicati ed avvantaggiati del potere di Oliviero, coltivando e perseguendo mire in nome e per conto di altri, oppure obiettivi personali e familiari, orticelli pensili e ristretti ma che comunque, mantenevano un potere di sversamento virtuale dei liquami, sul resto dell’abitato circostante, obbligatoriamente silenzioso, altre strutture importanti come il “nuovo” PO di Sessa, dal momento che il San Rocco non è un vecchio Ospedale, questo è bene ricordarlo, magari dando uno sguardo alle Molinette di Torino, si sono lentamente sgretolate, a cominciare dalla smodata prepotenza dei vari protetti di Oliviero, protetti a tutti i livelli a cominciare dai vari DS e a finire all’autista o al “rigiularo”, sicuri di avere le spalle coperte, passando per i piccoli affarucci impuniti, dalla sparizione dei letti della ginecologia nuovi di zecca, agli errori sanitari occultati, dai soprusi nei confronti dei non allineati alle stravaganze dei sindacalisti amici degli amici ed infine allo “sgarrupo” definitivo dell’immagine e non solo, passando per una infinità di piccole incredibili schifezze, dei cui effetti, molte volte abbiamo scritto. Un derapare privo di stile, verso la valle in cui scorre limaccioso, un corso d’acqua, altrettanto inquinato e maleodorante, ben stimolato dalla ambiziosa ma sciocca, assoluta mancanza di lungimiranza del potere e dei potentati… Questo è stato il lento, inesorabile, vergognoso disegno di chi ha pensato subito dopo, ubriaco di potere, di fare un altro affaire, mandando al macero il San Rocco al più presto possibile, per costruire un altro Ospedale…spogliare gradatamente e mandare in pezzi sia l’assistenza alla comunità, che la dignità di chi vi operava secondo la propria coscienza, è stato ed è l’obiettivo di chi, evidentemente pensa sempre di essere più furbo degli altri…soltanto perché fino a ieri, non si è registrato uno straccio di obiezione e di protesta, da parte di alcuno… Si è alimentata così la leggenda di un potere illimitato, senza accorgersi che l’illimitato sovente è solo presunto e deriva unicamente dall’altrui silenzio…Tutto qui e a pensarci bene, è assai misera come rivelazione, n’est pas?. Misera nella misura che affibbia la patente di miserevole a tutti coloro che per convenienza hanno taciuto, n’est pas? E poi a rendere il silenzio ancora più greve, ogni tanto si approfitta di episodi sia pur gravi, per contribuire a spogliare il San Rocco ed il distretto relativo, delle qualifiche indispensabili alla loro sopravvivenza… Purtroppo al San Rocco sono successe cose gravissime e per volontà superiore, passate sotto silenzio…perché se non sei protetto e tua figlia sta male …”sono cose terribili che possono capitare”…ed il fatto che la figlia forse avrebbe potuto essere salvata se la madre che l’ha partorita, fosse stata adeguatamente assistita per la patologia che presentava, non può fare notizia perché non si devono creare problemi a chi possiede l’immunità a vita da ogni responsabilità… Poi accade che non si possa assistere adeguatamente la bambina di un sindaco e come deve essere e più che giustamente, la cosa abbia una più che giustificata risonanza e per quel che ci riguarda, avrebbe dovuto provocare una risonanza persino maggiore…Ma che dopo tanto comodo silenzio, si approfitti della giusta rimostranza per il rischio corso dalla bambina, per invocare un presidio a Roccamonfina ebbene…non crediamo sia la soluzione giusta…perché spoglierebbe di un altro pezzo di dignità sia il Presidio che chi onestamente vi lavora. La soluzione giusta è fermarsi e passare in rassegna tutte le schifezze, che sono state legittimate al PO San Rocco di Sessa Aurunca, interrogarsi perché in quel presidio per anni hanno comandato un autista ed un sindacalista e per quale motivo tutti sembrano apparentemente vivere su un altro pianeta…Dopo di che si potrebbe cominciare a chiedere conto al signor Gennaro Oliviero …tanto per fare un esempio…cosa ha dato alla comunità in termini di assistenza e servizi sanitari ed efficienza del Presidio, in cambio al diritto che si è arrogato di decidere persino il tipo di aria che si doveva respirare all’interno del San Rocco e le nomine di tutti i primari e dirigenti?,…nonché la sistemazione di figli, cugini e parenti vari degli aficionados?, pensateci un po’ su…e poi lamentatevi una buona volta!, ma lamentatevi con cognizione di causa e non “avvacante”! Hasta la vista!