NAPOLI – Venerdì 29 aprile alle 20.30 al cinema Academy Astra di via Mezzocannone a Napoli, “Astradoc – Viaggio nel cinema del reale” ospita la regista Paola Piacenza per presentare il film “IL FRONTE INTERNO – VIAGGIO IN ITALIA CON DOMENICO QUIRICO” (Italia, 2021 – 110′). L’autrice torna alla rassegna napoletana con un nuovo film realizzato con la presenza del giornalista e inviato di guerra Domenico Quirico, prodotto dal regista Premio Oscar Luca Guadagnino e selezionato sia all’ultimo Torino Film Festival che all’IDFA di Amsterdam.
L’opera è un viaggio nel nostro paese tutto incentrato sulla povertà, con la guida di Domenico Quirico, con una lunga carriera su numerosi fronti di guerra, e, ora, per una volta, osservatore dall’interno fronte italiano. Milano, Aosta, Torino, Palermo: quattro città, quattro capitoli di questo viaggio. La scuola, un’istituzione che fatica a produrre un’idea di futuro; il fallimento di un grandioso progetto industriale; isole di benessere che scoprono con stupore quanto radicalmente la realtà sia cambiata. Incontri con uomini e donne scivolati in territori privi di certezze, che impongono riflessioni sui modi e sui limiti della narrazione.
“Non sono certa di capire sempre il mio Paese. L’Italia può essere un mistero anche per chi ci vive. Fare questo viaggio, in compagnia di Domenico Quirico, incontrando i protagonisti delle storie raccontate nel film, forse ha gettato un po’ di luce su territori per me sconosciuti. L’indagine […] era stata sollecitata da un’urgenza già forte prima che, a causa della pandemia, la questione della povertà nel nostro Paese divenisse bruciante e conquistasse i titoli dei giornali. […] Siamo stati testimoni di fallimenti inaccettabili e atti di oblazione straordinari. Al di là di ogni retorica. Il viaggio e gli incontri che abbiamo fatto ci hanno permesso di riflettere sulla politica. Una politica che in Italia, ma certamente non solo qui, ha scelto di dimenticare gran parte dei suoi cittadini e di escluderli da ogni possibile visione del mondo e del futuro.” (Paola Piacenza, note di regia).
“E poi pensi ai poveri nostri, quelli di questo fronte interno, che fanno numero anche per sovranisti e xenofobi, servono a lucrare voti e consensi, a fare fascina elettorale: gli italiani poveri sono milioni, soffrono, guardiamo a loro e gettiamo in mare gli altri. Li ho incontrati nel film questi poveri che servono e mi è parso di ravvisare in loro una assurda somiglianza, che scavalca storia e tempo, con il Lamberto Maggiorani di Ladri di biciclette: la stessa composta miseria, la stessa timidezza di fronte a una malvagità universale, la medesima sopportazione per la grande ingiustizia. Essi sopportano la povertà come una fatica maledetta, è come il lavoro che non hanno o hanno perduto, anche essa necessaria a campare. E si finisce con loro per guardarsi a lungo dalle nostre sedie come due bestie timide, senza avere il coraggio di dire nulla. E invece vorresti producessero con foga carne e parole. Alla fine del viaggio vorrei che anche qui, come talora accade sui fronti esterni della nostra indifferenza, i poveri smettessero di essere calmi e di accontentarsi di parole e le mutassero in pensiero e arma. E urlassero che la giustizia non si fa con le lacrime e la accettazione. Ma con la lotta e la rabbia.” (Domenico Quirico dalle note di accompagnamento al film).
Paola Piacenza, filmmaker e giornalista, scrive di cinema, esteri e cultura sul settimanale “Io Donna” del Corriere della Sera e collabora con Rai Radio3. Nel 2009, con “The Land of Jerry Cans”, girato lungo il confine tra Iraq e Iran, inizia a indagare il tema della frontiera, centrale anche nei successivi “In nessuna lingua del mondo” (2011), tra Kosovo, Albania e l’enclave di Kaliningrad, “In uno stato libero” (2012), al confine tra Tunisia e la Libia. È tra gli autori di “Milano 55,1: Cronaca di una settimana di passioni, film collettivo sulle elezioni municipali di Milano nel 2011”, coordinato da Luca Mosso e Bruno Oliviero. “Ombre dal fondo”, con l’inviato di guerra Domenico Quirico, è stato il film di chiusura delle Giornate degli Autori – Venice Days 2016.
Domenico Quirico è stato caposervizio degli Esteri, poi corrispondente da Parigi, ora inviato. Nei suoi reportage ha raccontato l’Europa dell’Est, la dissoluzione dell’Unione Sovietica, la prima guerra cecena, il Sudan, il Darfur, la carestia e i campi profughi nel Corno d’Africa, ha seguito le Primavere Arabe, dalla Tunisia all’Egitto, e stato in Libia per testimoniare la fine del regime di Gheddafi. Ha coperto la guerra in Mali, e stato in Somalia e in Siria. Nell’agosto 2011, nel tentativo di arrivare a Tripoli, è stato rapito insieme ai colleghi Elisabetta Rosaspina, Giuseppe Sarcina e Claudio Monici. Nell’aprile 2013 è stato sequestrato in Siria. È stato liberato l’8 settembre 2013. Autore di numerosi libri. É alla sua seconda collaborazione cinematografica con Paola Piacenza dopo “Ombre dal fondo” presentato nel 2016 alla Mostra del Cinema di Venezia.
Astradoc prosegue con diversi appuntamenti. Il 6 maggio ci sarà il “FILMaP DAY” con quattro opere realizzate da autori e autrici provenienti dall’omonimo progetto di formazione e di produzione cinematografica realizzato dal 2014 da Arci Movie. Il 13 maggio alle 20.30 sarà il turno di GIOVANNA, STORIE DI UNA VOCE, film sulla cantautrice Giovanna Marini che sarà presentato dalla regista Chiara Ronchini con il Prof. Stefano De Matteis insieme a Angelo De Falco e Massimo Ferrante di E’ Zezi Gruppo Operaio. Il 20 Maggio un doppio appuntamento dedicato alla guerra in Siria con, alle ore 19, il pluripremiato FOR SAMA di Waad Al-Khateab e Edward Watts, e alle 21, alla presenza di Marco Pasquini, LA GUERRA CHE VERRÀ. La rassegna chiude il 27 Maggio, alle 20.30, con l’acclamato FLEE di Jonas Poher Rasmussen, candidato a tre Oscar e vincitore dello European Film Award come Miglior Documentario.