– di Francesca Nardi – Quando un governatore del calibro di Vincenzo De Luca in visita alle colonie, riconosce che “quella” colonia è stata la più marginalizzata rispetto alle altre, a nostro avviso, implicitamente, chiama incapaci o anche peggio, tutti coloro che di quella colonia, avrebbero dovuto curare gli interessi, oltre a difenderla, studiare, conoscere, agire e sbattere all’occorrenza, i pugni sul tavolo, esagerare addirittura, saltandoci con i piedi sopra e scalmanarsi a dovere ed anche oltre, finché i diritti delle comunità, che li avevano messi nelle condizioni di “papparsi” un discreto obolo mensile, con privilegi annessi e connessi, non fossero stati rispettati, dal primo all’ultimo…ma De Luca, in fondo in fondo, al di là di quella scorza ruvida, è un signore pieno di riguardo e quindi ha preferito parlare per “lasciato intendere”, approfittando del clima plaudente, creatosi ieri all’Ospedale di Marcianise, per l’inaugurazione della Terapia Intensiva e del Centro per la Procreazione medico-assistita. Il discorso è infatti scivolato su un argomento assai scottante, che avrebbe lanciato segnali politici inequivocabili ai destinatari. E la panoramica dialettica di De Luca è terminata, atterrando sulla costruzione del nuovo Ospedale di Sessa Aurunca… “Io non conosco nessuno a Sessa e lì non ho una base elettorale, eppure era giusto farlo e l’abbiamo fatto… ” ha dichiarato, facendo giustizia sommaria, in un colpo solo del Dg dell’Asl, Ferdinando Russo, che navigava morbidamente al suo fianco, giacca a giacca, senza profferire verbo e del grande assente, presidente del consiglio regionale, l’aurunco Gennaro Oliviero. E a colpi di maglio, appena foderato di velluto, De Luca ha rivendicato la paternità del varo definitivo del Nuovo Ospedale di Sessa, stanziando 60 milioni di euro, imbarcando virtualmente e senza tanti complimenti, allo stesso tempo, sul legno destinato alla deriva, tutta la prima fase e l’antefatto “scellerato” del progetto, compreso la premiata ditta Oliviero & Co.- Vecchio sito & Vecchi soci. Ce la va sans dire che, nel viaggio di ritorno alle patrie contrade dello spirito e delle intenzioni, un posto sarà riservato al Dg dell’Asl, che avrà tutto il tempo di riflettere sul “Vecchio sito & Vecchi soci”, sui quali non aveva ritenuto di indagare, perché tutto ciò che dal patron aurunco giunge all’Asl è da tempo immemore, cassazione, n’est pas? Nell’operazione “passato prossimo”, però il DG potrà avvalersi del parere eccellente dell’esperto Vincenzo Magnetta…e sarà il caso che provveda in fretta a farsi disegnare un quadro esatto, perché abbiamo la netta impressione che tutto ciò che era sfuggito a De Luca riguardo la famosa prima parte “scellerata” dell’affaire Nuovo Ospedale, oggi non abbia più misteri per il Governatore. Non lasciamoci inoltre, fuorviare dall’espressione apparentemente incauta, di De Luca… “pur non avendo elettorato a Sessa ho finanziato l’ospedale” come se tutto fosse subordinato ai voti…Noi ovviamente che siamo “brutti, sporchi e cattivi” siamo assolutamente convinti che tutto sia, sempre e comunque, subordinato ai voti ma, in questo caso, siamo invece certi che l’esigenza di De Luca, di lanciare un segnale di forte disapprovazione e quindi di rottura insanabile, nei confronti del presidente del Consiglio regionale, sia stata tale, da superare consapevolmente la prudenza e la misura delle parole ed il rischio di essere frainteso. L’idillio che molti, nel corso degli anni, hanno dato per scontato, tra De Luca e Oliviero, oggi sembra definitivamente incrinato. Noi invece siamo del parere che non vi sia stato tra De Luca ed Oliviero, alcun idillio particolare, ma soltanto l’esigenza politica di un accordo apparente, orchestrato e consigliato dal vice Bonavitacola, cui De Luca è sempre stato molto vicino. Il punto di non ritorno raggiunto da De Luca ieri, nella sua irreversibilità, conferma l’inconsistenza di un idillio di comodo che oggi finisce legittimamente in frantumi. Negli ultimi tempi, Gennaro Oliviero non aveva infatti, lesinato allo sguardo del mondo circostante, le cosiddette solite furbate…convinto, come al solito, di essere sempre, un mezzo metro avanti, rispetto agli altri…ma le ciambelle, non riescono sempre con il buco e questa, in verità, è riuscita tosta e compatta come una pietra di granito…Inoltre, il peregrino, incessante ed assai scoordinato tentativo di minare la posizione di Stefano Graziano, sottovalutando che si stava incautamente, continuando a pestare i calli del mignolo del piede sinistro di De Luca, ha rappresentato la prova “sbilenca” di un dilettante della politica, dinanzi al primo ostacolo…Le parole di De Luca, oggi in “volontaria” contraddizione, con le spocchiose passeggiate preelettorali sessane, pretese da Oliviero in compagnia dell’attuale sindaco, ai bei tempi in cui il consigliere aurunco indugiava nel braccio di ferro, con la casa madre del Pd, assumono il preoccupante significato di un avvertimento, da non sottovalutare e che potrebbe suonare più o meno così…io non ho elettorato, perché chi sta con Oliviero per me non conta più nulla, ma ti costruisco ugualmente un Ospedale, ciò significa che da questo momento costruiremo un elettorato consapevole e chi non è con me, è contro di me … Hasta la vista!