(f.n.) – Quando si espleta un concorso nell’Aorn di Caserta, c’è sempre qualcuno che si stupisce del risultato che, ahinoi, soltanto raramente, corrisponde alle aspettative o alle previsioni logiche e naturali, sia dei candidati, che degli esperti del ramo e degli addetti ai lavori. E mentre sono ancora troppi, quelli che coltivano illusioni di giustizia e parità, ecco che ad un certo punto della storia, quasi per incanto, accade che tutte le pietre del mosaico, vadano al loro posto…Certo, non sempre il disegno che appare nella sua compiutezza, è tale da entusiasmare la platea…anzi, sovente è addirittura inguardabile, a causa delle violente cromie che, metaforicamente aggrediscono lo spettatore attento ed interessato all’interpretazione del tratto, oltre che all’ensemble, che, ad una prima superficiale visione potrebbe risultare ingannevole ed apparentemente perfetto. Ed anche questa volta, il preambolo si rende necessario, non tanto per introdurre l’argomento, ma bensì, per offrire ulteriore lettura del disgusto, pardon, volevamo dire stupore, che il “sistema gestionale della sanità de noautri” continua a provocare negli agglomerati umani, attorno ai centri di potere. Non siamo ancora usciti dalle secche del concorso, per i famosi 29 assistenti amministrativi categoria C, il cui svolgimento taroccato, assieme alle dichiarazioni gratuite del Dg Gaetano Gubitosa, come vessilli indicativi dell’impunità, svettano sull’ex Aorn, oggi Concorson Valley in chiave sanitaria, che “tracchete”, quell’infaticabile Dg, si rimbocca le maniche e si dà al “confezionamento” e “perfezionamento” del concorso, per l’incarico quinquennale del direttore della UOC Medicina interna…La relazione finale della commissione d’esame indica la solita terna dei primi classificati. Si tratta di tre professioniste, in ordine 1) Ada Maffettone, 2) Iolanda Enea e 3) Loredana Tibullo; il punteggio è piuttosto simile e varia nei decimali ma, esistono una prima, una seconda ed una terza classificata. Come tutti sanno, il Dg, a sua discrezione, può bypassare il giudizio della commissione e scegliere, motivando concretamente la sua scelta, in questo caso diversa da quella della commissione. Ci si chiede a questo punto, per quale motivo non si definisce la commissione secondo la funzione che il Dg le attribuisce? “Commissione per la scrematura”…non risulta infatti che abbia un’altra funzione e non c’è neppure bisogno di farla tanto lunga, con i prof di Milano e quelli di Venezia e poi quello di Reggio Calabria che rinuncia e poi si rimanda, perché quello di Pavia ha il raffreddore…Via su…riduciamo il peso specifico della commissione e del suo giudizio finale che non conta nulla…come abbiamo potuto constatare in molte occasioni, deve soltanto scremare, preparando la via all’umiliazione finale che, ovviamente, sarà il DG ad avere il privilegio di documentare…Detto fra noi ma, all’occasione anche in piazza…si tratta di una vera, insopportabile schifezza…sarà anche legittima, ma rimane una perfetta schifezza, umiliante per la prima che viene bocciata dal DG ed anche per l’altra, che viene ignorata… Vedete…se qualcuno di voi dovesse credere che il mese trascorso prima che il DG firmasse la delibera per la nomina della terza classificata gli sia stato utile per riflettere, vada a farsi un giro e a snebbiarsi il cervello. Premesso che le tre professioniste sono validissime ed inoltre, noi non ci permetteremmo mai di giudicare il loro valore professionale, che siamo certi sia notevole…tuttavia, siamo certi che anche questa volta la scelta era programmata. Non abbiamo “prove scritte” ma non abbiamo neppure alcuna intenzione di tacere perché, ogni qualvolta accade che il DG si comporta “legittimamente” come si è comportato in questo caso, lascia sul terreno professionisti umiliati, oltre alla nebbia che si addensa su un giudizio che potrebbe essere stato falsato, dall’esigenza di accontentare qualcun altro. E adesso, non perdete tempo a fare ooooh, come i bambini, perché sapete perfettamente che è così. E sapete per quale motivo sospettiamo che, anche questo concorso sia stato manovrato? Facciamo un passo indietro… Il dottor Nicola Vargas illustre geriatra in servizio all’Ospedale Moscati di Avellino, aveva tentato un avvicinamento a Caserta, essendo egli residente ad Aversa ed aveva deciso di partecipare al concorso per direttore della UOC Geriatria, ma non aveva potuto concorrere, perché, pare mancassero alcuni documenti o qualcosa del genere…Da quel momento le visite a cadenza rituale del caro ex Dg Mario Nicolo Vittorio Ferrante, iniziarono a farsi più frequenti, tanto è vero che correva voce, ambisse alla direzione dell’Asl di Caserta…Non si trattava di questo o almeno, non si trattava soltanto di questo…Entiendes? Sfogliando tra memoria e delibere invece, notiamo che non avendo il dottor Vargas, potuto ottenere un avvicinamento a casa, ci aveva provato con più successo sua moglie, a sua volta medico al Moscati. Appunto… la dottoressa Loredana Tibullo è la consorte del dottor Nicola Vargas …ed oggi la dottoressa Tibullo, il cui curriculum ha certosinamente rispettato, persino le virgole dei requisiti richiesti dal bando di concorso, è il nuovo primario della UOC di Medicina. Ebbene, come dice il golden boy dell’Opsos: il bando, che ovviamente, è stilato addosso al vincitore va seguito punto per punto e, neanche a farlo apposta nei bandi sartoriali, si trova sempre una qualifica che guarda caso, uno solo dei tre mostrerà di possedere. Ora …la considerazione è una sola…il Dg Gubitosa può fare ciò che vuole, può manipolare, giostrare, esattamente quante volte e come vuole e può anche continuare a fare la vittima predestinata, dicendo, regolarmente a vanvera, che chi firma ce l’ha per principio con tutti i Dg dell’Aorn, ma tutto ciò non riuscirà a cambiare di un solo accento, questa vergognosa gestione del nostro Ospedale, la insopportabile indifferenza che nutre nei confronti della dignità dei professionisti che non si fa scrupolo di umiliare, in questo caso di due donne, che ci auguriamo gli facciano ballare la rumba. Hasta la vista!