Il segretario regionale del Nursind, Antonio Eliseo, ha inviato un comunicato in cui dichiara che i Pronto Soccorso di tutta la regione Campania sono al collasso.
“I Pronto Soccorso di tutta la Regione sono al collasso a causa del grave sovraffollamento e dell’indisponibilità di posti letto- si legge nel comunicato – Si registrano gravi disagi al Cardarelli dove il Pronto Soccorso ieri è stato addirittura chiuso, con all’interno lo stazionamento di più di 135 persone; CTO e PS del Pellegrini costantemente sovraffollati e che non riescono a garantire le minime attività assistenziali. Idem per l’Ospedale del Mare in perenne carenza di personale. Si registrano gravi criticità anche nelle altre provincie con i PS del territorio di Salerno presi d’assalto, stessa situazione a Caserta, al San Pio di Benevento e al PS dell’AORN Moscati di Avellino dove da diversi giorni si registra una saturazione di tutti gli spazi disponibili. La recrudescenza dell’Emergenza Pandemica sta soltanto mettendo a nudo ancor di più le inefficienze gestionali e strutturali già presenti da anni nel nostro SSR. Ci risulta che la maggior parte delle Aziende non abbia redatto dei Piani di Gestione del Sovraffollamento in attuazione delle linee di indirizzo nazionali approvati nel 2019. Nonostante i flussi di finanziamento statali ricevuti dalla Regione per adeguare strutturalmente i PS, ad oggi nella maggior parte di essi non sono partiti nemmeno i lavori di ristrutturazione e non vengono garantiti adeguati percorsi sporco/pulito. Gli organici del personale Medico e infermieristico sono ridotti all’osso e quest’ultimi sono costantemente oggetto di aggressioni verbali e fisiche da parte dell’utenza. In questi due anni la Medicina Territoriale doveva essere potenziata ma è attualmente inesistente in tutte le provincie con pazienti letteralmente abbandonati dalle strutture territoriali. Abbiamo un rapporto tra posti letto e abitanti tra i peggiori d’Europa (2,80 P.L. per pazienti acuti ogni 1000 abitanti, 0,33 per riabilitazione e lungodegenza) e ciò a danno delle Strutture Pubbliche e a beneficio del Privato Convenzionato che continua a ricevere lauti finanziamenti per poi dirottare le emergenze presso i Pronto Soccorso. Questi disastri sono principalmente il frutto di una Programmazione Regionale miope e fallimentare. Più che una sanità “svedese” questa è una sanità da TERZO MONDO.