CASERTA – Più di 50 persone hanno partecipato ieri sera al dibattito organizzato da Caserta Decide, Potere al Popolo e Forum italiano movimenti per l’acqua nella sede del movimento civico casertano. La proposta nata dal dibattito è quella di stralciare l’articolo 6 del DDL Concorrenza, che nei prossimi giorni approderà in Senato. L’articolo prevede di riformare l’assetto dei servizi pubblici, spingendo fortemente gli enti locali a privatizzarli. Una scelta sconsiderata che sta provando a portare avanti il governo Draghi, in un contesto in cui i servizi pubblici vengono già massacrati con tagli e privatizzazioni che vanno avanti da circa 30 anni. Insomma, dopo due anni di pandemia, in cui è stata plasticamente dimostrata la necessità di una sanità pubblica, di servizi di qualità e di investimenti, si sceglie la privatizzazione selvaggia. A discapito di ciò che molti esponenti politici nazionali sostengono, mantenere i servizi pubblici non è semplicemente una scelta ideologica, ma ha profonde ricadute pratiche: un servizio privato tende ad essere più costoso e non esistono prove che porti un aumento della qualità; un servizio pubblico invece persegue gli interessi della collettività e non del profitto, si inserisce all’interno di scelte politiche di ampio respiro, in cui gli enti locali hanno pieno protagonismo. Se tutti i servizi sono privati, a che serve un Comune?
“Troppo spesso abbiamo dovuto assistere a Caserta ad atteggiamenti indecenti da parte di aziende private che gestiscono servizi di interesse sociale, come nel caso della gestione del servizio idrico” dichiara Raffaele Giovine, consigliere di Caserta Decide, ieri intervenuto al dibattito. “L’azienda si è arrogata più volte il diritto di decidere, da Milano, di staccare l’acqua ad un condominio intero per piccole morosità! Una cosa indegna, che non sarebbe mai potuta accadere se il servizio fosse stato pubblico. Per noi, un servizio pubblico è un servizio di qualità, su cui è possibile intervenire; è democratico perchè deve essere sottoposto al controllo popolare della cittadinanza; è universale perchè riguarda il benessere della maggioranza e non dei pochi.”
Al dibattito, oltre Giovine, sono intervenuti padre Alex Zanotelli missionario comboniano e leader delle lotte per l’acqua pubblica, Marco Sansone USB Trasporti, Paolo Carsetti Forum italiano movimenti per l’acqua, Giuliano Granato portavoce nazionale di Potere al Popolo.
“Nei prossimi giorni” prosegue Giovine, “presenteremo una mozione per chiedere alla Giunta comunale di esprimere al Governo la propria contrarietà all’articolo 6 del DDL Concorrenza, mozione già approvata in tantissime città tra cui Roma e Napoli. A questa, aggiungeremo la richiesta che il Comune di Caserta, insieme ad altri Comuni locali, apra l’iter per la creazione di un’azienda speciale per la gestione in house dell’acqua. Più servizi pubblici significa qualità, diritti, vita degna.”