NAPOLI – “Il racconto in scena attraversa la grande avventura dell’adolescenza, dalla ricerca del proprio sogno alle complesse dinamiche di sopraffazione nel gruppo” – dichiara Roberto Anglisani, interprete dello spettacolo ed autore insieme a Alessandra Ghiglione e Maria Maglietta – “Giovanni è in quel momento della vita in cui il gruppo è tutto, ma la vita del gruppo non è semplice e ha le sue regole: l’identità di ognuno smette di esistere, c’è solo il gruppo. Si fa casino, si passa il tempo, ma non si sfugge ugualmente alla noia e la vita sembra che scivoli via tra le zampe”. Al pari del più noto Gabbiano Jonathan Livingstone, Giovanni Livigno rivendicherà il diritto di riprendere il suo sogno. E vola. Come nessuno ha mai fatto e tutti, col becco all’aria, compresi i polli operai alla catena di montaggio, seguono la sua traiettoria, “per seguire un orizzonte ancora possibile dove andare a volare, anche se il volo per ognuno è diverso perché tanti sono i destini nelle mappe dei cieli”.
In questo spettacolo sono in gioco il desiderio d’avventura, la ricerca del sogno e del proprio destino ma anche l’emarginazione, la solitudine, la sofferenza che si affronta per la difesa della propria identità. Sfide che, a volte, passano attraverso esperienze di violenza, di bullismo. Un tema che spesso risuona nell’allarme degli esperti, ma che poi viene accantonato perché associato a contesti di una più generica povertà educativa. Ma il bullismo, quello fatto di prevaricazione intenzionale, di minacce, di ricatti, scatta quando nel gruppo non si determina la capacità di riconoscere il conflitto e di trovare strumenti per risolverlo, volta per volta. “E così attraverso questo racconto proviamo ad ascoltare la voce degli animali – cinque piccoli piccioni che stanno crescendo alla periferia di una grande città – per lasciare una morale agli uomini. Non una soluzione al problema, ma l’occasione di un punto di vista privilegiato, quello dall’alto del volo di Giovanni” – conclude Morena Pauro, curatrice artistica di Young.
Roberto Anglisani, classe 1955, da Taranto dove nasce, si sposta a Milano. Lì, tra gli altri, incontra Marco Baliani del gruppo Ruotalibera di Roma, con cui scriverà molti spettacoli condividendo anche la collaborazione artistica con Maria Maglietta, qui anche regista.
Lo spettacolo è abbinato a 𝐃𝐈𝐃𝐀𝐓𝐓𝐈𝐂𝐀 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐕𝐈𝐒𝐈𝐎𝐍𝐄 a cura di Giorgio Testa – corso di aggiornamento gratuito per i docenti che accompagnano le classi a teatro – ideato e realizzato in collaborazione con Casa dello Spettatore di Roma per una maggiore consapevolezza della fruizione teatrale.