BENEVENTO – A seguito della pandemia, – si legge in una nota firmata dal Segretario Generale Provinciale Fials Mario Ciarlo – l’Azienda aveva messo a disposizione del Governatore De Luca dei posti letto per ricoverare pazienti Covid della Regione Campania, nonostante una carenza già cronica di personale.
La RSU, in data 10 novembre 2020, rappresentava al Direttore Generale di reclutare personale infermieristico a tempo determinato, nel più breve tempo possibile, nelle more del concorso.
Il Direttore Generale, con un avviso pubblico assumeva a tempo determinato 32 infermieri, con scadenza contrattuale, per i primi assunti, il 15 maggio 2022 e nel contempo bandiva il concorso per 32 infermieri, per i quali veniva richiesto il solito obolo, alla presentazione della domanda, dei 10 euro per la partecipazione.
I 32 infermieri a tempo determinato con sacrificio ed abnegazione, insieme a tutti gli altri infermieri e personale di supporto già in servizio, hanno contribuito a superare la parte critica della pandemia sopportando turni massacranti e carenze endemiche che nonostante la loro presenza continuavano a persistere.
La Regione Campania a novembre 2021 con una circolare e con un successivo chiarimento di dicembre, sempre dello stesso anno, disponeva di prorogare i contratti a tempo determinato e i rapporti di collaborazione fino a dicembre 2022 di tutte le aziende sanitarie e ospedaliere della Regione.
A febbraio 2022, però, a sorpresa, con delibera n.96, l’A.O. “San Pio” revocava alcuni concorsi, ovviamente come al solito trattenendo i 10 euro versati dai partecipanti, e tra questi quello degli infermieri, dopo un anno e mezzo da quanto era stato bandito dimostrando l’inefficienza nella gestione dei concorsi e giustificandosi, in segno di resa, citando un presunto obbligo allo scorrimento di altre graduatorie che era già presente quando ha bandito il concorso.
A seguito della revoca del concorso questa O.S. chiedeva un incontro urgente per capire le intenzioni dell’Amministrazione relativamente agli infermieri a tempo determinato, considerato che a breve scadono i contratti, e che l’azienda non omesso di applicare la disposizione di prorogarli al 31/12/22. Si ricordava inoltre che occorreva avviare la stabilizzazione per coloro che avevano maturato i 18 mesi alla data del 30 giugno 2020, così come disposto della disposizione regionale del 04/02/2022 prot.63804 che fa riferimento alla legge n.234 del 30/12/2021.
Il primo marzo l’A.O. “San Pio” però, seguendo la teoria del marchese del Grillo, avviava il reclutamento di infermieri attraverso lo scorrimento della graduatoria dell’ASL di Benevento inviando una PEC con un termine perentorio di silenzio assenso per l’accettazione di 24 ore.
In data 3 marzo la scrivente segreteria, ha diffidato l’azienda ospedaliera “San Pio”, con una nota inviata al Management e per conoscenza a tutti gli Organi competenti che vigilano sulla Pubblica Amministrazione, ai Politici Nazionali e Regionali Beneventani, in quanto tra le due aziende sanitarie non è stata sottoscritta alcuna convenzione e quindi era assente un atto deliberativo che giustificasse lo scorrimento della graduatoria per infermieri.
Dopo la diffida, l’A.O “San Pio” pubblicava la delibera n.103 avente come oggetto “Stipula convenzione con ASL Benevento per l’utilizzo della graduatoria del concorso pubblico per la copertura a T.I. di n.50 posti di C.P.S. Infermiere” con una convezione firmata dal solo Direttore Generale dell’A.O. “San Pio” e non anche dall’ASL che era il possessore della graduatoria in quanto l’ASL di Benevento, a differenza del San Pio, i Concorsi li fa e li porta a termine.
L’ASL di Benevento a tutt’oggi non ha pubblicato nessuna delibera che sancisce tale sottoscrizione della convezione per lo scorrimento della citata graduatoria.
Nei concorsi banditi per amministrativi e infermieri e poi revocati c’è poca chiarezza. Il richiamo della Direzione dell’A.O. “San Pio” e alla legge n.3/2003 art.9 che testualmente cita: “possono ricoprire i posti disponibili, nei limiti della propria dotazione organica, utilizzando gli idonei delle graduatorie di pubblici concorsi approvate da altre amministrazioni del medesimo comparto di contrattazione”. Quanto sono stati pubblicati i concorsi c’erano già aperte graduatorie per collaboratori amministrativi, per assistenti amministrativi, per infermieri e per altre figure, sono state fatte alcune mobilità e poi revocati i concorsi. Ci dovrebbe spiegare il Direttore Generale i motivi di tale decisione e principalmente il motivo della richiesta dei 10 euro di versamento per i partecipanti a cui non è stata neanche offerta la possibilità di partecipare.
Ci batteremo mettendo in moto tutte le iniziative sindacali e non che si possono intraprendere affinchè questo personale venga prorogato fino al 31 dicembre 2022, invitando tutte le forze politiche beneventane di intervenire su questa problematica, considerato che licenziare 32 infermieri a tempo determinato vincitori di avviso pubblico, in presenza di norme nazionali e regionali che consentono il mantenimento in servizio e la successiva stabilizzazione, per avviare uno scorrimento di una graduatoria di altro ente fa nascere una domanda spontanea “a chi giova ?”.