PIEDIMONTE MATESE, IL PIANO A STRASCICO DEI LAVORI PUBBLICI

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Piedimonte Matese Via Aldo Moro 300x227 PIEDIMONTE MATESE, IL PIANO A STRASCICO DEI LAVORI PUBBLICI(mi. ma.) PIEDIMONTE MATESE – Che tipo di piano dei lavori pubblici è uscito fuori nell’epoca del Pnrr ?  E quale volto della città ridisegna?  Pochi giorni fa  la giunta Civitillo ha approvato le prime delibere targate 2022 (gennaio è stato di letargo di giunta) e, tra queste, spicca per importanza, quella dei lavori  pubblici che, come è noto, è a valenza triennale come modulo operativo. Cosa  dunque  ne  esce fuori da quell’elenco ? Quale  profilo di città se è possibile interpretarlo?

Prima di addentrarci in quel  “labirinto” di nomi, articolazioni e numeri  occorre  fare cenno alle priorità di interventi   individuate dalla  giunta,  in carica dallo scorso ottobre, ritenuti  essenziali  per ridisegnare la  nostra città.

1) Al primo posto  la sicurezza idrogeologica  del territorio; la sicurezza sismica di tutti gli immobili pubblici, in special modo, quelli scolastici; la sostenibilità  degli interventi e la tutela ambientale; le infrastrutture  primarie con la realizzazione di adeguati sistemi fognari nelle aree  non servite e per  garantire una corretta  gestione del ciclo integrato delle acque( ipotizzato un nuovo depuratore con la riqualificazione dell’area esistente)

2) Nel secondo gruppo di interventi,  nella scala delle priorità, altri interventi :  decoro urbano efficiente; viabilità primaria e secondaria e decorose aree verdi piazze e parchi; la valorizzazione dei nostri centri storici( qui spicca il programma di azioni che fa leva sul palazzo ducale); la promozione del territorio della cultura e dello sport; la valorizzazione  turistica delle risorse naturalistiche e storiche,  sottolineando che molti degli interventi programmati sono stati già e saranno interessati da richieste di finanziamento anche in riferimento al Pnrr

Un piano, coerentemente  con l’impostazione “ecumenica” della lista Rise, che  possiamo  definire “a strascico” proprio  come quel tipo di pratica  dei pescatori : un metodo di pesca che-come è noto- consiste  nel trainare attivamente una rete da pesca dal fondo del mare. In questo caso quello che era depositato nei cassetti  degli uffici  comunali, in quel mare magnum che  abbraccia gli interventi e le azioni progettati  degli ultimi 20 anni ( ovvero le giunte di  centro sinistra/destra e civiche che si sono succedute).

Insomma “di tutto di più” come quel caro spot  Rai generalista salvo alcuni ipotesi più originali di interventi  consistenti concepiti dalla lista Civitillo-Sarro-Oliviero  e messi nel programma pur senza  molti dettagli .  Si tratta di progetti  che fanno parte sia della lista  prioritaria sia di quella secondaria che abbiamo accennato poc’anzi.

Un esempio  di questi progetti che stanno dei fondali della burocrazia  locale? Quello di risanamento idrogeologico di Sepicciano(delibera Cipe  con successivo accordo di programma ).  Un finanziamento concesso al comune  nel 2010 che si assunse l’onere della progettazione esecutiva(2015) poi recuperato  dalla  giunta  Di lorenzo (2018) ed ora finito  nella rete  del nuovo piano triennale.  Provengono dal  passato altri a  progetti di  mitigazione/ messa in sicurezza idrogeologica come la frana  in vico Ponte( area sorgente Torano),  le cosiddette  aste torrentizie Cila/Torano, area Scorpeto, area  Monticello/Cila e madonna del Pozzo. Negli ultimi due casi  anche con interventi forestali,   ancora  Sepicciano S. Pasquale, risanamento vallone Paterno.

Altra importante  direttrice di intervento  da sottolineare è quello della riqualificazione dei  complessi/plessi scolastici  tra  interventi di manutenzione straordinaria o di messa in sicurezza –adeguamento sul piano sismico. Qui l’elenco è abbastanza  lungo e varie le dizioni corrispondenti al retaggio  incompiuto  degli anni scorsi tranne lodevoli eccezioni come Cupa Carmine ed ora Sepicciano (elementari).

Veniamo a due progetti propri dell’amministrazione in carica segnati nel programma elettorale, sia pure  in via sommaria : il polo scolastico(elementari e medie)  con annesse strutture sportive nell’area ex salesiana  con la previsioni di interventi di viabilità ( collegamento  con via  Moro caratterizzata dall’arteria a scorrimento veloce realizzata dalla provincia), parcheggi e la “creazione”   di una cittadella scolastica(recintata) delle superiori per la  vicinanza delle strutture  con miglioramento della pedonalizzazione e persino di mobilità ciclabile .Ma   non finisce qui. Altro intervento di forte impatto urbanistico  : la sostituzione, tramite abbattimento  della scuola media  “Vitale”  e di diversi  padiglioni di piazza Carmine con la creazione di un’area di svago, tempo libero( teatro coperto e scoperto, parco giochi, piste ciclabili) con la riqualificazione dell’ex pretura, da tempo dismessa, da destinare a casa delle associazioni e laboratori creativi.

Insomma  un notevole  ridisegno di una fetta  imponente e centrale della città : operazione di “riconversione” degli spazi urbani  che, ovviamente,   metterà in moto il Puc, il nuovo piano urbanistico, da  portare al termine secondo la tempistica di proroga della regione Campania più volte slittata. E’ altamente probabile  che  non ci sarà a breve il nuovo Puc  ma le tante varianti urbanistiche al programma di fabbricazione esistente ed ormai inapplicabile ed incompiuto.

Nello schema triennale  vi sono inoltre altri interventi  di  continuità  con il passato :un capitolo che affronteremo nella prossima puntata del “piano a strascico” per cercare di cogliere quel profilo di città ridisegnato.