(f.n.) – C’è un tempo per ironizzare ed un tempo per riflettere…poi viene inevitabilmente il tempo della lettura chiara e spietata, di ciò che non avremmo mai voluto accadesse: il lento inesorabile retrocedere del nostro Ospedale verso un passato da dimenticare. Sono in agguato le stesse logiche, gli stessi meccanismi, la stessa odiosa parzialità…si respira già, lo stesso clima impregnato di veleno che aggredisce a tradimento e ti cancella dal calendario dei presenti…lo stesso “sistema” custodito e tutelato da sicari silenziosi, che al momento opportuno, inquinano le verità scomode ed infine… si sentono brulicare tutte quelle oscure piccole infamie, che hanno corroborato nel tempo, carriere fasulle, ritardato il progresso e penalizzato le eccellenze, offrendo al mondo esterno, la visione di un acquitrino morale, in cui hanno rischiato di essere immersi, molti innocenti ed estranei alla vergogna dell’asservimento. Non abbiamo mai condiviso la definizione Ospedale della Camorra, riferita al nostro Ospedale, perché conosciamo quanta gente onesta e quali professionalità vi siano all’interno del Sant’Anna e San Sebastiano, a tutti i livelli e quanto sia ingiusto un marchio che non fa distinzioni, ma non possiamo negare che oggi il “metodo camorristico” delle seconde file, quelle che dirigono l’orchestra, sia più evidente che mai, a causa di una direzione generale senza nerbo né autorevolezza, che finge di non vedere, consapevole della propria inadeguatezza o peggio, vede e autorizza?, il che sarebbe qualcosa di abnorme ed inconcepibile. L’Aorn è un’Azienda Pubblica e non quel pied à terre dei fattarelli sanitari ad uso e consumo dei politici giusti, che elargivano posti, primariati e prebende, a chi faceva l’inchino o il delegato o appunto il sicario, in nome e per conto. Le faccende sbilenche in questa Azienda cominciano ad essere troppe ed il Dg Gubitosa, potrebbe darsi una calmata, evitare opportunamente di fare la vittima, perché non attacca e iniziare a dare spiegazioni, …a cominciare dall’ordine di servizio o cose del genere, in virtù del quale lady Cio ha lasciato la UOC di Oncologia, sguarnendola di caposala peraltro, ed è stata promossa consigliori di Mensorio, forse perché, quando faceva la fiduciaria di Iovine era “troppo brava”?, ed il golden boy ha necessità di frequentare uno stage?, allora ditelo! Motivazione ufficiale del trasferimento?, peraltro con licenza di fare la “masta di festa” nel silenzio assenso di un mondo circostante pavido e tremebondo? Di cosa parliamo egregia dottoressa Annecchiarico, responsabile della Direzione Sanitaria, (scus se è poc)…vogliamo registrare il suo ultimo portentoso flop? Dietro l’illuminato consiglio della intemerata lady Cio la luna e tu? E diciamolo ai gentili lettori, addetti ai lavori e non, che, dopo mesi e mesi in cui la Medicina del Lavoro ha dovuto convivere con polvere e rumori fastidiosi per l’ammodernamento dell’ex reparto di Geriatria, oggi destinato alla Pneumologia, dopo mesi di sacrifico quando si era ormai in dirittura d’arrivo, qualcuno ha deciso di far traslocare l’equipe del dottor Giovanni Rossi, direttore della Uos di cui sopra. Gli infermieri sono stati trasferiti al piano terra del padiglione D, dove dovranno effettuare i tamponi per i dipendenti con sintomi Covid…Ma guarda caso…la sala d’attesa è costituita dal corridoio in cui transitano i pazienti che si recano in Cardiologia Utic e lo stesso corridoio in cui contestualmente, sostano in attesa, i pazienti che devono recarsi negli altri ambulatori. Siamo quindi alla rappresentazione della follia assoluta e alle decisioni senza senso alcuno che, soltanto un genio del calibro e dell’esperienza di Lady Cio, poteva architettare e mettere in pratica. Pare che il dottor Giovani Rossi a questo punto, si sia rifiutato di trasferirsi e sia rimasto nella sua stanza e… a parer nostro, merita un applauso perché ha fatto benissimo! Siamo al ridicolo con discesa rapida verso il grottesco e pare che, sempre questa mattina, a causa di questa inqualificabile e rischiosa promiscuità e della conseguente totale mancanza di rispetto della privacy, prodotto scelto dell’acume di lady Cio, si siano registrati disordini e mugugni e proteste davanti all’ambulatorio di Medicina del Lavoro…Cara Ds e caro Dg, visto che ogni tanto recuperate un addetto stampa e gli fate scrivere qualche news, sarebbe opportuno che comunichiate al popolo e alla stampa, quale sia il ruolo ufficiale e documentato di una infermiera che, a quanto pare, nonostante non abbia ancora concluso la vicenda legale che la vede coinvolta, de facto sostituisce in tutto e per tutto la Ds e tra poco anche il Dg, oltre che indirizzare le decisioni e gli umori dell’Opsos. Visto che non avete avuto il minimo scrupolo a rendervi ridicoli con la nomina del sostituto del bed manager, incarico che non esiste in alcun Ospedale del Bel Paese, ma voi lo avete creato, pur di accontentare lady Cio che a sua volta si era impegnata ad accontentare un altro infermiere, per la precisione Rsu, che a sua volta aveva interesse a favorire il famoso D’Alessandro, dovreste rendervi conto che questo stato di cose, se non si chiarisce in fretta, andrà a discapito della vostra immagine e autorevolezza, già oltremodo compromesse. Quindi, anche e soprattutto in virtù del disastro organizzativo di questa mattina, informateci quale sia il ruolo del Cio, quello di difendere dalle infezioni o quello di procurarle? Perché vedete…forse non ve ne siete accorti, ma… oggi lady Cio ha dato il meglio di sé per far gozzovigliare il Covid 19…Hasta el ridiculo!
Fosse niente aspettare lì fuori senza privacy quanto poi fare il tampone in una stanzetta minuscola con la porta aperta. Dopo sono andato nel bagno aperto al pubblico lercio in modo indecente. Il rispetto dei pazienti è poco ma quello dei dipendenti è nullo
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