CNDDU SULL’ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI KEITH HARING

0

Locandina Anniversario della scomparsa di Keith Haring 2022 CNDDU SULLANNIVERSARIO DELLA MORTE DI KEITH HARINGROMA – Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, in occasione del 32° anniversario della scomparsa dell’artista Keith Haring, morto il 16 febbraio 1990 a New York, intende proporre nelle aule scolastiche alcune tematiche di carattere umanitario in coerenza con il suo pensiero, attraverso un percorso figurativo volto a riprodurre lo stile neo-pop tipico delle sue rappresentazioni.

“Un giorno mi piacerebbe fare un libro fotografico con immagini di me insieme a bambini di tutto il mondo… I bambini sanno qualcosa che la maggior parte della gente ha dimenticato. I bambini subiscono una fascinazione per la loro esperienza quotidiana che è molto speciale e che sarebbe di grande aiuto agli adulti se potessero imparare a capirla e a rispettarla. (Keith Haring)

Keith Haring nella sua sensibilità estetica e moderna aveva catturato proprio la spontaneità, la vivacità e il dinamismo che sono tipici dell’infanzia; uno sguardo limpido e profondo nei confronti dell’esistenza, che ne catturava anche gli aspetti più spietati, trasmutandoli però in energia di reazione positiva, affermativa, tesa al cambiamento e risoluzione dei problemi, era la sua cifra distintiva. Ha sempre veicolato messaggi di speranza che contrastassero l’oppressione dell’uomo sull’uomo e a favore dell’inclusione.

IL CNDDU pertanto lancia il progetto “Libera la gioia”, improntato alla realizzazione grafica di disegni ispirati a Keith Haring e che riguardino la difesa ambientale, la lotta al bullismo e alla discriminazione in tutte le sue forme, il pacifismo, la solidarietà e l’amore per la vita.

Gli elaborati con le relative autorizzazioni possono essere inviati all’email istituzionale del CNDDU: coordinamentodirittiumani@gmail.com. #LiberalaGioiaconHaring

La mia speranza è che un giorno, i ragazzini che passano il loro tempo per strada si abituino a essere circondati dall’arte e che possano sentirsi a loro agio se vanno in un museo” (Keith Haring)