ISTRUZIONE DIFFERENZIATA, OGGI AGORÀ DEMOCRATICA SUL RUOLO DELLA SCUOLA TRA BANDI PNRR E SPINTE AUTONOMISTE

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SGAMBATO, CERCHIA, BOSSO, CHIRICO, LEUCI E CORTESE PROMUOVONO UN CONFRONTO SUI DIVARI DA COLMARE TRA NORD E SUD SULL’OFFERTA SCOLASTICA DA GARANTIRE SUI TERRITORIprogramma agora democratica ISTRUZIONE DIFFERENZIATA, OGGI AGORÀ DEMOCRATICA SUL RUOLO DELLA SCUOLA TRA BANDI PNRR E SPINTE AUTONOMISTE

Edilizia Scolastica, nidi e tempo scuola sono i tre grandi temi da mettere in primo piano con il PNRR per superare definitivamente l’enorme divario che divide il Sud ed il Nord in materia di offerta scolastica.

Una problematica che vede impegnato da tempo il Partito Democratico, i cui rappresentanti parteciperanno oggi all’agorà democratica sul tema “Istruzione differenziata: la scuola tra bandi PNRR e spinte autonomiste”, in programma on line dalle ore 17 alle ore 21 e promossa da Camilla Sgambato, Gianni Cerchia, Gennaro Bosso, Maria Luisa Chirico, Costantino Leuci, Angela Cortese.

Hanno dato disponibilità per la discussione e l’ascolto: Peppe Provenzano, Pina Picierno, Nicola Oddati, Manuela Ghizzoni, Federico Conte, Adriano Giannola, Gianfranco Viesti, Marco Esposito, Armida Filippelli, Mia Filippone, Amedeo Lepore, Sergio Rizzo, Andrea Morniroli, Franco Lorenzoni, Marco Rossi Doria, Marco Sarracino, Emanuele Felice, Francesco Pastore.

Ecco il link per l’accesso alla agorà democratica di oggi: https://meet.google.com/vud-fstj-tmt

“Con le risorse stanziate con il Pnrr finalmente la scuola, generatrice di valore per eccellenza, può avere le risposte che merita. Sappiamo bene tutti, infatti, che soltanto la conoscenza e la formazione riusciranno a far ripartire il Paese, aiutandolo a superare la gravissima crisi che lo ha colpito. Se gli investimenti dovranno avere una visione che produca effetti virtuosi anche in futuro, è indispensabile guardare all’istruzione, ad una scuola che assolva al compito che le è affidato in un sistema democratico, cioè quello di ridurre i divari e combattere le diseguaglianze, una scuola che produce valori e valore, che aiuta a trovare lavoro di qualità e contribuisce all’innalzamento del Pil. La pandemia ha comportato una gravissima crisi sanitaria, economica e sociale, ma ha messo anche in luce le drammatiche emergenze educative che dobbiamo affrontare prima che sia troppo tardi. Tutte cose che abbiamo detto da tempo, lottando contro la mancanza di fondi, con la consapevolezza che l’importanza vera che si dà ad un settore dipende proprio da quante risorse si impiegano seriamente in esso. Ed è da come affronteremo la sfida di dare impulso alla scuola, alla ricerca e all’università, che saremo giudicati dal Paese Ora le risorse ci sono. Se non le utilizziamo nel miglior modo possibile per i nostri bambini ed i nostri ragazzi, ai quali peraltro stiamo lasciando il peso di una pesante eredità, non avremo più alibi, perché, soprattutto a causa della pandemia, rischiamo di perdere definitivamente un’intera generazione e soprattutto i nostri alunni più fragili.

Gli stanziamenti previsti dal PNRR hanno l’obiettivo di realizzare scuole sicure e sostenibili, elevare la qualità degli ambienti di apprendimento, garantire il miglioramento dell’offerta educativa in tutto il territorio nazionale, per contrastare efficacemente dispersione scolastica e povertà educativa. È, dunque un’occasione da non sprecare, che può e deve costituire il volano per il miglioramento del sistema scuola per i prossimi 50 anni. Il ministero dell’Istruzione e quello della Coesione sociale hanno pubblicato i primi bandi – 5,2 miliardi di euro sul totale dei 17,2 previsti per la scuola presenti all’interno della Missione 4 del Piano – Riguardano interventi su scuole esistenti, costruzione di scuole nuove, mense, palestre, potenziamento della scuola dell’infanzia e dei nidi. Per il Piano di messa in sicurezza e riqualificazione dell’edilizia scolastica è previsto un “investimento di 3 miliardi e 900 milioni di euro per la messa in sicurezza di una parte degli edifici scolastici, favorendo anche una progressiva riduzione dei consumi energetici e quindi anche contribuendo al processo di recupero climatico. Particolare attenzione è riservata alle aree più svantaggiate con l’obiettivo di contrastare ed eliminare gli squilibri economici e sociali”, dichiara Sgambato (Pd).