(f.n.) – Dopo il racconto di qualche tempo fa, sul comfort casereccio, di cui si poteva usufruire all’interno della Uoc di Cardiologia e Utic, al Presidio Ospedaliero di Piedimonte Matese, una ventata impetuosa, a metà tra il rinsavimento e la necessità di darsi una regolata, ha attraversato il reparto, ripristinando lo status quo ante pub. Qualcuno, in occasione del racconto, mostrò di essersi offeso, come succede in genere quando la verità ti arriva inaspettatamente sul collo, ed invece di provvedere a sistemare le cose, come sarebbe stato logico fare… aveva dedicato la sua rabbia e la sua energia, come nella migliore tradizione sanitaria, alla ricerca del presunto colpevole che avrebbe scattato le foto della vergogna e raccontato la favola caruccia, della cucina tra pentole e pacemaker. Fortunatamente da quel momento, qualcosa iniziò a muoversi e giunsero i tecnici per il censimento degli apparecchi elettromedicali ed un tecnico, finalmente, per organizzare il nuovo ambulatorio di ecocardiografia. Anche l’impresa di pulizia arrivò come un uragano e laddove non si capiva cosa esattamente vi fosse, finalmente prese corpo e sostanza il contorno delle cose, in perfetta igiene e pulizia… Il Presidio Ospedaliero di Piedimonte, lo ricordiamo bene, era un fiore all’occhiello della Sanità una volta ed oggi è ridotto in condizioni disastrose, tra l’altro è stato, nel silenzio acritico circostante, oggetto dei giochetti politico-elettorali che, all’inseguimento dei voti, prima hanno lasciato intravedere la possibilità di trasformarlo in un Dea di I livello, inserendolo nel piano Ospedaliero e poi…già e poi?…lasciamo stare…è perfettamente inutile puntare il dito, soprattutto è inutile quando gli stessi interessati, vittime dell’inganno e del disastro, sembra proprio che non abbiano alcun desiderio di rialzare la testa. Purtroppo i problemi all’Ospedale di Piedimonte non sono soltanto quelli relativi alla Cardiologia, sono molti purtroppo ed oggi sono strettamente legati al contagio Covid, che sta falcidiando infermieri e medici …infatti tre infermieri della Direzione sanitaria sono positivi, in Chirurgia mancano sei infermieri positivi ed altri sei mancano in Ortopedia, in aggiunta a tre medici e per sopperire, si stanno chiamando gli infermieri del Pronto Soccorso e quelli rimasti nei reparti, sono costretti ad ore ed ore di straordinario…Il risultato sono i turni massacranti che stanno riducendo il personale, allo stremo delle forze. Ci si chiede… la brillante organizzazione politico-aziendale, in cosa consista, visto che non soltanto al Presidio di Piedimonte si riscontra questo stato di cose? Intanto, qualche tempo fa, il sindacato Nursind aveva inviato alcune note di segnalazione, alla Direzione generale dell’Asl, relative ad alcuni disservizi proprio all’Ospedale di Piedimonte. Ad una di queste, relativa alla sicurezza degli ambienti, in questo caso riferita agli spogliatoi della UOC Cardiologia, ha risposto nei giorni scorsi, il direttore del SSP dell’Asl, ingegnere Giovanna Rotrinquez, assicurando l’interlocutore che il servizio SSP, “per quanto di competenza, aveva elaborato molteplici e specifiche procedure di scurezza, divulgate a tutte le strutture sanitarie aziendali per la minimizzazione dell’esposizione dei lavoratori all’agente biologico Sars Cov2 durante le diverse attività”. Per quanto riguarda gli spogliatoi della UOC Cardiologia, la responsabile del SSP, attribuiva le criticità lamentate al trasferimento degli spogliatoi al terzo piano per consentire la realizzazione dell’hub vaccinale. E poi….come al solito, c’è sempre un piano innovativo pronto per essere varato a breve…in questo caso si tratta di rinnovo degli armadi spogliatoi ma di questo forse sarà bene parlare quando festeggeranno il varo…o no?, magari aspettano di riprendere il discorso del Dea di I livello per varare tutto insieme? Hasta la vista!
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