CASERTA – Nelle librerie italiane arriva il romanzo ‘Un campo senza muri’ di Maria Lombardo, scrittrice calabrese che racconta la storia del padre durante gli anni della Seconda guerra mondiale: “Nel romanzo “Un campo senza muri”, Maria Lombardo racconta la storia di suo padre Salvatore e della sua vita in Italia durante l’ascesa del Fascismo, il coinvolgimento dell’Italia nella Seconda guerra mondiale, la detenzione in un campo nazista di lavori forzati e gli anni successivi all’agognata liberazione. L’autrice si sofferma anche ad analizzare le conseguenze che il trauma causato dalla prigionia hanno avuto non solo su di lui, ma su tutta la famiglia. Raccogliendo le testimonianze tratte dalle pagine del diario scritte dal padre con i suoi ricordi e quelli della madre a cui si aggiungono le esperienze di vita di Maria stessa, il libro fornisce una rara testimonianza diretta delle atrocità perpetrate dai nazisti sulle loro vittime. Il volume, già pubblicato negli Stati Uniti, esce oggi in Italia per i tipi di Phoenix Publishing. Simona Celiberti, coordinatrice del Museo della Memoria di Ferramonti, ha tradotto in italiano per la casa editrice napoletana l’edizione americana A camp without walls.
“Nonostante sia cresciuta, ricordo vividamente gli incubi di mio padre”, racconta l’autrice. “Le sue incontrollabili convulsioni e le urla penetranti erano un rituale notturno atteso con timore. Ci è stato detto che il sonno riuscisse a trasportarlo indietro nel tempo, nella Jugoslavia devastata dalla guerra, dove era stato schiavizzato in un campo di lavoro nazista. Di notte soccombeva ai ricordi che cercava di sopprimere con fervore nelle ore di veglia. Al di là delle poche informazioni che sapevo riguardo il suo ruolo come combattente della Resistenza italiana contro i nazisti nella Seconda guerra mondiale, sono stata costretta ad approfondire l’uomo, Salvatore Lombardo, e come la sua esperienza si inserisce nel contesto più ampio della storia””.