OSPEDALE, IL MEMORIALE DELLA DOMENICA 181

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(f.n.) – Per evitare che le cose che sarebbe opportuno evidenziare per mondare il nostro Ospedale dell’inutile e del superfluo, e sulle quali riflettere, scompaiano nella palude dei disservizi, delle menzogne, delle mistificazioni e delle strategie trasversali a perdere, tipiche di chi, evidentemente ha troppo poco da fare, per perdere l’abitudine di fomentare rancori o forse troppo da nascondere, per restare in silenzio, ci chiediamo subito se non sia il caso, in tempo di emergenza Covid, che i sindacalisti stacchino la spina alla produzione di anatemi, annunci, critiche e sbattute in petto e si mettano in riga e soprattutto in turno, assieme agli altri, provvedendo a rimboccarsi adeguatamente le maniche e ad infilarsi una di quelle tremende tute protettive, al cui interno, a soffocare, sono sempre gli stessi, o no?, sarebbe opportuno che ognuno si spogliasse del privilegio sindacale che li esonera da una chiamata alle armi cui tutti dovrebbero essere pronti a rispondere…così quando parleranno, nel bene o nel male, lo faranno con cognizione di causa, per una volta almeno e non calcolando le raffiche di attacchi e l’elenco dei martirii subiti, secondo la convenienza… L’Ospedale è in pieno tumulto, assediato quasi, da un’emergenza, la cui intensità non accenna a diminuire. E’ appena il caso, quindi, di ribadire il concetto di cui sopra, soprattutto in previsione della prossima tornata elettorale per il rinnovo delle Rsu, quando il pensiero fisso dei sindacati, sarà quello di battere l’avversario ed ogni spunto sarà quello giusto, per non perdere iscritti e agganciare nuovi proseliti…pertanto, emergenza o non emergenza, non si andrà tanto per il sottile, nella ricerca di strategie utili alla rimonta,… entiendes? Inoltre, all’orizzonte si sta delineando, con chiarezza, il progetto espansionistico della Ugl che, con la nomina del nuovo segretario, si propone di fare man bassa degli iscritti alle altre sigle…Del resto, la segretaria di fresca nomina dell’Ugl, fino a qualche tempo fa, tubava come un passerottino sul ramo, in un altro sindacato, di cui, immaginiamo, non potrà ignorare nulla, vista la lunga permanenza… e come da tradizione non è escluso, che metta la memoria a fruttificare per conquistare voti, o no? Speriamo soltanto che, saltando da una parrocchia all’altra, la gentile signora, abbia perduto la discutibile e poco elegante abitudine, di esternare su fb, il proprio accorato dispiacere, quando le persone a lei sgradite, hanno la sventura di essere vittime di un incidente ed in quella occasione osano farle il dispetto di non soccombere …Non disperiamo, perché la maturità ed il tempo, aiutano a crescere, a meno che, il suo sponsor politico di destra, non ne abbia favorito la nomina, proprio per avere a disposizione predicatori spiccioli di umane sventure…La lotta sarà dunque lunga e senza esclusione di colpi, quindi sarà meglio che l’organizzazione ospedaliera, tenga conto delle manovre in atto, che potrebbero distogliere e distrarre il personale da ben più importanti problemi e doveri. Naturalmente le raccomandazioni in tal senso, lasceranno il tempo che trovano…Se così non fosse o non fosse stato, le passerelle di qualche sindacalista impegnato perennemente nella raccolta-recupero iscritti, e all’occasione a strapazzare qualche brava infermiera che si oppone alla pratica sguaiata e senza regola, messa tranquillamente in opera durante il turno di lavoro, non avrebbero rappresentato la costante, in tempo di pace e di guerra, del nostro Ospedale, anche perché, secondo il colore del governo ospedaliero e la convenienza dello stesso, oltre alla licenza di passerella indisturbata, si sono registrate ben altre licenze…Ma di cosa parliamo? La triade dirigenziale farebbe bene a darsi una regolata e tentare di mettere insieme, una migliore organizzazione, anche e soprattutto a causa della carenza di personale. Il Covid modulare molto probabilmente aprirà a breve, con 6 posti letto anziché 9, forse è questione di ore…e l’organizzazione dei turni, a quanto pare lascia, fin dall’inizio, alquanto a desiderare… La prima stagione del Covid modulare si è chiusa nella disorganizzazione totale e il personale infermieristico ha vissuto e operato nel disagio più intollerabile. Questa nuova, complicata stagione rischia di aprirsi con la stessa prospettiva… Vi era agli atti, se non ricordiamo male, una richiesta del personale che proponeva che alla TI Covid, fossero assegnate squadre di volontari, ai quali riconoscere poi, un indennizzo. Ma il denaro, l’anno scorso previsto per l’assistenza Covid, è finito tutto in progetti e progettini, come abbiamo già avuto modo di scrivere e la risposta alla richiesta è stata una brillante disposizione che fa pensare ai carri armati di Mussolini…Per 6 pl, sono state assegnate 3 unità infermieristiche per ogni turno, e delle altre due unità previste, 1 unità andrà alla TI di Cardiochirurgia ed 1unità alla UO di Rianimazione….Non sarebbe previsto alcun incentivo a quanto pare, per chi sarà assegnato alla Terapia Intensiva Covid che, peraltro all’occorrenza dovrà spostarsi nella TI Cardiochirurgica, mentre una unità di questa TI si sposterà in Terapia Intensiva Covid …La logica dispersiva a monte di queste disposizioni a cosa risponde?, all’approssimazione o al desiderio di non urtare troppo la suscettibilità di qualcuno? Hasta el Domingo!