di Ursula Franco*
Liliana Resinovich è scomparsa dalla sua casa di Trieste tra le 8.22 e le 9.20 del 14 dicembre scorso, il suo corpo è stato ritrovato il 5 gennaio 2022 nel parco di un ex Ospedale Psichiatrico, all’interno di un grosso sacco di plastica nero. Il parco dista poche centinaia di metri da casa sua.
La Resinovich aveva indosso una giacca, le chiavi di casa in tasca. I suoi occhiali da vista sono stati ritrovati nei pressi del corpo.
L’autopsia ha concluso per una morte per “scompenso cardiaco acuto” e per l’assenza di segni di una colluttazione.
Di seguito l’analisi di alcune delle dichiarazioni relasciate da Sebastiano Visintin, marito di Liliana Resinovich, agli inviati di diversi programmi televisivi.
Giornalista: Tu hai detto che hai paura di essere incastrato…
Visintin: Sì…
Giornalista:… cioè di aver detto delle cose sbagliateee….
Visintin: Sì, perché…
Giornalista:… di non poter giust… cioè di essere arrestato.
Visintin: E’ vero questo…. è vero questo perché iooo ho… in questi giorni ho lottato, mi son dato da fare, ho accettato… ho aperto la porta di casa mia a tutti, forse avrò anche… detto qualcosa eee no… non… mi sarò anche confuso qualche volta, per carità… sì, contraddetto, queste cose qua, ma son peccati veniali indubbiamente perché eee la mia verità, la mia innocenza è dentro il mio cuore, capisci? eee
Il goal di un giornalista dovrebbe essere far parlare l’intervistato non mostrare di sapere che cosa abbia detto in precedenza, interromperlo per portare a termine la domanda, peraltro per imboccarlo, è un errore grossolano.
Si notino “la mia verità” non “la verità” e “la mia innocenza è dentro il mio cuore” non “io non ho ucciso mia moglie Liliana, sono innocente”, la sua innocenza è solo dentro il suo cuore?
Giornalista: Sei stato tu ad uccidere Liliana?
Visintin: Assolutamente no, guarda, non… avrei mai potuto fare una cosa di questo genere, il mio amore per lei… è stato sempre forte, profondo.
Il Visintin non ha negato in modo credibile, ha minimizzato resettando “uccidere” con “una cosa di questo genere” e ha mostrato di avere bisogno di convincere con “Assolutamente” e “il mio amore per lei… è stato sempre forte, profondo”.
Sebastiano Visintin: Vengo a casa, mi cambio, sistemo eee… passa le 4, passa le 5, passa le 6 e ho visto che aveva lasciato i telefono qua (…)
Perché nella prima parte della risposta parla al presente “vengo”, “mi cambio”, “sistemo”, “passa”? La domanda gli è stata forse posta al presente? Che cosa ha “sistemato” il Visintin? Sebastiano era già rientrato in casa per il pranzo alle 13.45, non si era accorto dei telefoni?
Visintin prima del ritrovamento del corpo: Io spero che… ee venga fuori la verità, chee… che qualcuno… scopra qualcosa, che… che… non lo so, spero che la gente ee capisca, quello che… nella vitaa… costruisci, fai, ti.. ti… tutto un colpo ti crolla tutto da un momento all’altro.
Ci saremmo aspettati che il Visintin dicesse: “Io spero di ritrovare mia moglie Liliana viva”. Quale “verità” gli interessa, quella sulla fine di Liliana o quella sul rapporto di sua moglie con l’amico Claudio? Cosa deve capire “la gente” e perché? In quale momento gli è crollato “tutto”?
Visintin: Chi può… chi può aver fatto del male?… Chi?
Di cosa sta parlando il Visintin? Ci saremmo aspettati che dicesse: “Chi è il mostro che ha ucciso mia moglie Liliana?”. E invece la disposizione linguistica nei confronti dell’assassino è neutrale “Chi”. Il Visinin minimizza “fatto del male” e non introduce in alcun modo la vittima.
Giornalista: Lei sapeva che Lilly aveva questo amico Claudio?
Visintin: Allora… io non ho mai guardato dentro il telefono di mia moglie (…) non ho mai messo mano nelle sue cose.
“No” sarebbe stata una buona risposta ed invece il Visintin ha preso tempo per rispondere con “Allora” e poi ha mostrato di avere bisogno di convincere. La risposta è evasiva, le due affermazioni di intento manipolatorio al negativo lasciano spazio a “finché non l’ho fatto”.
Giornalista: E’ successo qualcosa tra lei e Liliana?
Sebastiano Visintin: Assolutamente no, posso assicurarti che non abbiamo mai litigato, mai.
Il Visintin mostra di avere bisogno di convincere “Assolutamente”, “posso assicurarti che non abbiamo mai litigato, mai”.
“non abbiamo mai litigato” lascia spazio a “fino a quel giorno”.
Giornalista: Lei non ha fatto niente a sua moglie?
Che uso può farne il giornalista della risposta alla propria domanda sul “niente”? Se il Visintin rispondesse “No, non le ho fatto niente”, come interpreterebbe la risposta?
Sebastiano Visintin: Assolutamente no, non ho motivo per fare, assolutamente, cosa… cosa… qual è il motivo che dovrei aver fatto del male? Me lo dica lei. No?
Il Visintin mostra di avere bisogno di convincere.
Si noti l’espressione al presente “non ho motivo per fare”.
Dopo “cosa… cosa…” il Visintin si autocensura, perché? Si noti che in “qual è il motivo che dovrei aver fatto del male?” manca ogni riferimento alla moglie.
E poi perch,é invece di negare in modo credibile, il Visintin introduce il “motivo”? Quando dice “Me lo dica lei” apre ad una possibilità o sfida il giornalista?
Giornalista: Sterpin smentisce che fossero amanti. Parole sue: «Con tre interventi alla prostata che amante sarei?». Dice però che lui e Lilly erano legati da un’affettuosa amicizia e avevano programmato un weekend insieme, proprio quello del 17 dicembre. Come la vede?
Visintin: Penso che qui ci sia la chiave del mistero. Secondo me lui l’aveva plagiata, aveva manipolato la sua volontà, riuscendo addirittura a convincerla di lasciarmi. Dopo che lei l’ha chiamato, alle 8.22 del 14 dicembre, io ero già fuori casa, lei è entrata in uno stato di follia. Ha lasciato a casa i documenti, i telefoni, cosa che non aveva mai fatto prima, e se n’è andata chissà dove. La fruttivendola oggi mi ha detto che l’ha vista con gli occhiali, altra stranezza perché Lilly non li usa molto.
Si noti “Dopo che lei l’ha chiamato, alle 8.22 del 14 dicembre, io ero già fuori casa”, il Visintin ci sta forse dicendo di essere uscito dopo la telefonata di Liliana allo Sterpin?
Si noti “lei è entrata in uno stato di follia. Ha lasciato a casa i documenti, i telefoni, cosa che non aveva mai fatto prima, e se n’è andata chissà dove”.
In altre occasione ha detto “ad un certo punto io penso che Lilly si sia resa conto di… di essere entrata in… in un mondo che non voleva, in qualcosa che non voleva, di conseguenza quella mattina era sconvolta eee non lo so cosa sia successo in lei, non ho la minima idea” e “E’ andata via di casa sconvolta cioè, secondo me, si portava dietro… perché me l’avevano detto anche gli altri amici, mi avevano detto “Guarda che Lilly ultimamente è strana, è diversa”, anch’io mi sono accorto di questo”. Perché si autocensura dopo “si portava dietro…”? Che cosa “si portava dietro”? Si riferisce ad un “fardello” vero e proprio (i sacchetti forse) o ad un “fardello” virtuale?
Vediamo cosa aveva detto in altre occasioni riguardo al suo orario di uscita:
1) Giornalista: A che ora è uscito lei?
Visintin: Verso le 8
2) Visintin: Abbiamo fatto colazione poi lei ha messo su una lavatrice. Io sono uscito di casa alle 7.45 e lei si è affacciata dalla finestra mandandomi un bacio come fa sempre”
Si noti “Abbiamo fatto colazione poi lei ha messo su una lavatrice”, in precedenza aveva detto “eee la mattina ci siamo alzati, lei si è alzata prima perché ha messo, ha fatto il bucato e poi ha messo ad asciugare, dopodiché mi ha chiamato che… era pronta la colazione”.
3) Visintin: Quel giorno io sono uscito alle 7… meno un quarto
Giornalista: 8 meno un quarto
Visintin: A sì scusa, 8 meno un quarto, sì, sono un po’ confuso, dopodiché sono andato a fare queste consegne e i telefonini re… registrano queste cose qua.
Sebastiano Visintin: Qua a Trieste, sì… dopodiché siamo tornati a casa abbiamo guardato un po’ la televisione (…) siamo andati a letto, abbiamo chiacchierato un pochino, mi sembrava tutto bene, tutto a posto (…).
Liliana aveva manifestato al marito già la sera del 13 dicembre la sua insofferenza? Perché il Visintin ha aggiunto “mi sembrava tutto bene, tutto a posto”? C’era stata una discussione e il Visintin aveva creduto che tutto fosse rientrato?
“dopodiché” è una lacuna temporale che nasconde informazioni che possono essere più o meno importanti.
Si noti “non ho… niente a che fare con quello che è successo… sta succedendo in questo momento”. Perché il Visintin si corregge?
Sebastiano Visintin: “Mi si spezza il cuore, guarda veramente”.
Si noti ”veramente”, perché il Visintin ha bisogno di convincere?
Visintin: È un momento veramente… troppo… troppo forte eee ho visto le foto di Lilly, l’ho trovata così senza… senza espressione, senza…. aveva una macchia di sangue qua sul viso eee l’ho riconosciuta subito anche dal ciuffo di capelli, erano un po’ così eee ho riconosciuto l’… eee eee l’orologio rosa che gli avevo regalato, forse un anno fa, mi ricordo, per andare in bicicletta ee niente son rimasto lì in polizia un pochino a parlare con loro cosìì… mi hanno chiesto… eee… che farmaciii… usava e ho detto “Guarda, lei non prendeva né farmaci né niente, li prendevo solo io per… per via del cuore” eee ho detto: “Guardate, quando vado a casa vi faccio la foto di questi farmaci e dopo ve la mando” ma li avevo già dati comunque, niente poi siamo venuti qua con loro con le chiavi per vedere se erano le chiavi di Lilly, siamo andati dentro e bon, siam… dopodiché se ne sono andati, anch’io sono andato un po’ in giro così, avevo bisogno di… di… di… sono andato un po’ (incomprensibile), sono andato un po’ in giro con la macchina.
Si noti “l’ho riconosciuta subito”.
Si noti “l’orologio rosa che gli avevo regalato”, perché sente il bisogno di riferire di averle regalato quell’orologio?
Si notino “son rimasto lì in polizia un pochino a parlare con loro cosìì…”, “Guarda, lei non prendeva né farmaci né niente, li prendevo solo io per… per via del cuore” e “niente poi siamo venuti qua con loro con le chiavi per vedere se erano le chiavi di Lilly, siamo andati dentro e bon, siam…”, perché tiene a rappresentarsi in confidenza con le forze dell’ordine?
Si noti “anch’io sono andato un po’ in giro così, avevo bisogno di… di… di… sono andato un po’ (incomprensibile), sono andato un po’ in giro con la macchina”. Perché previene una eventuale domanda dei giornalisti? Perché parla di sé? Teme forse che non gli facciano una domanda che gli permetta di poter interpretare la parte del marito disperato?
Giornalista: Tu sei andato pensando che l’avresti riconosciuta o ancora…
Visintin: Ero nel dubbio…
Giornalista: … speravi che non fosse lei?
Visintin: Ero bel dubbio anche… anche perché all’inizio erano foto fatte con la… con la stampante, non erano foto f… proprio foto foto, erano un po’ così, ho dovuto guardare un po’ di qua un po’ di là per… per… poi ho riconosciuto il suo ciuffo così un po’ tutta.
Si noti che la giornalista ha chiesto al Visintin se, dopo il ritrovamento, mentre si recava in questura per il riconoscimento, avesse sperato che non fosse il corpo di sua moglie, non se avesse avuto difficoltà nel riconoscerla dalle foto. Ci saremmo aspettati pertanto che il Visintin dicesse “Certo che speravo che non fosse lei, l’ho sperato fino all’ultimo” oppure “Purtroppo avevo capito che era lei dalla descrizione dei suoi oggetti personali” e invece è andato fuori tema, perché?
Il Visintin non ha risposto alla domanda perché evidentemente era sicuro che fosse lei. Il fatto che fosse sicuro dell’identità di quel corpo non è dirimente, eravamo tutti convinti che si trattasse di Liliana, ciò che è inaspettato è che il Visintin non abbia risposto alla domanda e che abbia mostrato di avere bisogno di convincere che era “nel dubbio” nel momento in cui ha avuto in mano le foto, “dubbio” che però prima non aveva. La sua risposta, che peraltro smentisce la sua affermazione precedente “l’ho riconosciuta subito”, è forse il riassunto del teatrino messo da lui in scena per gli inquirenti, “non posso riconoscerla subito, sarebbe motivo di sospetto”?
Visintin: Sì, mi hanno fatto vedere… le foto, av… avrei voluto fargli una carezza, a… avevo solo le foto. Ho riconosciuto Lilly, ho riconosciuto il suo orologio rosa che gli avevo ho regalato. Anche il suo giubbotto eee l’ho trovata… l’ho trovata bene eee aveva il viso… ricoperto di sangue, ma loro… io ho detto “Ma come mai tutto questo sangue?”, han detto: “No, perché sono cose che vengono fuori dal… dalla mucosa”, non lo so, queste cose qua mi hanno detto.
La storia del “viso ricoperto di sangue” è particolarmente interessante. Lilly potrebbe essere stata uccisa ed il suo cadavere è stato ritrovato in un bosco dopo 22 giorni dalla sua scomparsa, perché il Visintin si stupisce per un po’ di sangue sul viso? Perché non se lo aspettava? E’ inaspettato che non se lo aspettasse… sta forse comparando l’immagine del viso di Liliana? Se lo ricordava pulito? In che occasione?
La cugina di Liliana: Io gli ho chiesto (al Visintin): Quando sei e… tornato a casa, la porta com’era, chiusa a chiave, chiusa con l’antifurto o solo accostata? “Normale”, secondo lei che risposta è “Normale”? Così mi ha risposto.
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*Medico Chirurgo, Criminologo, Statement Analyst. E’ allieva di Peter Hyatt, uno dei massimi esperti mondiali di Statement Analysis (tecnica di analisi di interviste ed interrogatori), si occupa soprattutto di morti accidentali e suicidi scambiati per omicidi e di errori giudiziari. Fa parte del Forensic Team della COLD CASE FOUNDATION, una Fondazione Americana che si occupa di casi irrisolti, Executive Director: FBI Profiler Gregory M. Cooper.