COVID E DIRITTO ALL’ISTRUZIONE, I SINDACATI SCRIVONO AL PREFETTO

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CASERTA – Le segreterie casertane di FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS, GILDA scrivono al Prefetto ed al Provveditorato di Caserta in merito alla pandemia, al diritto all’istruzione ed alla tutela della salute di studenti e lavoratori.

“Mentre la pandemia ha raggiunto vette di contagi mai viste prima, la scuola rimane – come da due anni a questa parte – in balia di incertezze, contraddizioni e imprecisioni delle istituzioni nazionali e locali.

La comunità educante – il personale docente e non, gli studenti, i dirigenti – continuano ad essere esposti ai rischi di un contagio che non si arresta. In due anni non sono state messe in campo soluzioni sistemiche e generalizzate, in grado di mettere in sicurezza lavoratori e studenti, costretti ancora in classi sovraffollate, senza un sistema di tracciamento efficace, senza la gratuità di tamponi e presidi sanitari, con un continuo cambiamento di regole di comportamento e gestione dei casi positivi e/o di contatto che non fanno che causare confusione e scoramento.

A livello nazionale, il ministero e il governo sono stati sordi alle richieste e alle proposte dei sindacati. Quelle attuali sono regole che discriminano gli studenti, spezzano l’unitarietà della classe e sovraccaricano il lavoro di dirigenti e segreterie in un momento in cui gli uffici sono già provati dall’elevato numero di personale contagiato e dall’impegno quotidiano della nomina di supplenti.

In provincia di Caserta stiamo assistendo a record quotidiani di contagi: alla ripresa delle scuole dopo la sospensione delle attività per le feste natalizie, le classi in tante scuole sono spesso deserte. Centinaia, se non migliaia, gli studenti e i docenti in quarantena.

Le scriventi Organizzazioni Sindacali ritengono quanto mai necessario che si assumano delle posizioni chiare e precise, che evitino fughe in avanti sui territori con indicazioni che non fanno altro che aumentare incertezza, confusione ed esacerbare gli animi di lavoratori, studenti e famiglie ormai stremati.

Tutti devono fare la propria parte per salvaguardare al meglio il diritto costituzionale all’istruzione di studentesse e studenti, stremati ed esausti dopo due anni di DAD e gestione emergenziale, e il diritto alla salute di tutti i membri della comunità educante. Per queste ragioni non è rinviabile un confronto, fattivo franco e preciso, tra organizzazioni sindacali, istituzioni locali e ministeriali e gli

studenti che in tutta Italia, e in provincia di Caserta, si stanno comprensibilmente mobilitando per tutelare la loro salute e i loro diritti.

Le difficoltà e le criticità legate ad un andamento epidemiologico in itinere impongono strategie e misure adeguate, nessuna esclusa, ed investimenti concreti da tempo invocati per garantire la scuola in sicurezza.

In primis è necessario distribuire gratuitamente le mascherine FFP2 agli alunni e al personale. Ripristinare ad horas un monitoraggio efficiente per verificare sul campo la praticabilità delle norme e, per seguire l’andamento della curva pandemica, il ripristino del tracciamento dei contagi. È fondamentale infine una verifica effettiva degli interventi dei sindaci sul rinvio della ripresa delle attività didattica in presenza e sull’andamento dell’applicazione delle disposizioni relative alla scuola dell’infanzia, primaria e secondaria.

La riapertura della Scuola in presenza deve avvenire in sicurezza, oltre qualsiasi iniziativa o immagine retorica e ideologica.
Chiediamo il mantenimento dell’apertura per una conclusione dell’anno scolastico in sicurezza con la piena garanzia della tutela della salute, di continuità e di erogazione di un’offerta formativa adeguata e inclusiva”.